Il sit in

Paola, il personale del carcere in protesta: «Servono più operatori. Le aggressioni? Sono diventate una consuetudine»

VIDEO | Una manifestazione volta a sensibilizzare l’amministrazione centrale e le istituzioni in generale sull'urgenza di implementare la pianta organica a tutela dei lavoratori. Posto l'accento sulla gestione dei detenuti con problemi psichiatrici (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Francesco Frangella
28 giugno 2023
20:02

Malgrado il caldo della mezza mattinata, che sul tirreno cosentino - negli ultimi giorni - ha sfiorato picchi di quasi trenta gradi, il sit-in organizzato dinnanzi al cancello della casa circondariale di Paola, dagli agenti della Polizia  Penitenziaria, ha prodotto gli effetti sperati, considerato l’interesse diretto del sindaco Giovanni Politano, giunto ad ascoltare le rivendicazioni di lavoratori ormai esasperati.

Riunite sotto le sigle sindacali Sappe, UilPa, Sinappe e FNS Cisl, le guardie dell’istituto hanno voluto esprimere il disagio vissuto da quanti, quotidianamente, operano in condizioni di pressione crescente, principalmente dovuta al mancato turnover che sarebbe dovuto conseguire alla perdita di 27 unità dalla pianta organica, tutti agenti andati in pensione negli ultimi cinque anni.


L’esiguità di personale sta comportando effetti indesiderati in vari ambiti, dall’organizzazione delle turnazioni di servizio, fino alla pianificazione delle ferie, messe a repentaglio dal recente incremento del numero di detenuti ospitati nella struttura, cresciuto da quando si è reso necessario accogliere quelli provenienti da altri istituti in sfollamento.

«Ora basta», ha scandito al microfono il rappresentante delle divise, che rivolgendosi al sindaco Politano, ha elencato una serie di ragioni a suffragio della protesta. «Negli anni sono stati effettuati lavori di implementazione tecnologica - ha detto il sindacalista - che invece di essere d’ausilio al personale, hanno aggravato il loro lavoro».

Quindi l’allarme relativo alla gestione dei casi problematici, principalmente dovuti a detenuti psichiatrici, coinvolti in eventi critici «diventati una consuetudine», tra i quali sono da annoverare diverse aggressioni e vari tentativi di suicidio (fortunatamente sventati dagli stessi agenti).

«Chiediamo un incremento immediato di almeno 6 unità - proseguono i sindacati - e la sostituzione del personale posto in quiescenza negli anni; chiediamo la rimodulazione dell’attuale pianta organica che rispecchi, nella realtà, le vere esigenze dell’istituto».

«Il personale necessita di garanzie - è stata infine la stoccata alla direzione dell’istituto - ha bisogno che l’Amministrazione Penitenziaria sia presente, gli agenti di Polizia Penitenziaria di Paola devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o peggio... da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno». Parole che hanno trovato solidale il sindaco Politano (per l’occasione accompagnato dal consigliere Francesco Vigilante), che rivolgendosi ai presenti ha manifestato vicinanza alle loro istanze, dicendosi altresì disponibile ad intraprendere azioni volte a risolvere i problemi evidenziati.

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