Qualche ritocco di pena ma l'impianto accusatorio ha retto. Nell’inchiesta coinvolti noti professionisti
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Le ipotesi accusatorie di primo grado in larga parte confermate anche in Appello. Nulla di nuovo a Catanzaro nel processo White Collar, l’inchiesta che ha visto noti professionisti (commercialisti, avvocato, agronomi, imprenditori, etc) operanti lungo l’asse Jonico e del Pollino a cui sono contestati i reati di associazione a delinquere finalizzata a truccare le aste giudiziarie bandite dal tribunale di Castrovillari.
Si tratta della parte che ha optato per il rito abbreviato, per gli altri si aprono le porte del rito ordinario. Erano stati condannati agli inizi dell’anno in corso dal Giudice di Castrovillari Lelio Festa. A ricorre in secondo grado sia l’ufficio di difesa sia il sostituto procuratore Luca Primicerio.
Tutte le condanne
Riduzioni della pena per: Giuseppe Andrea Zangaro, 44 anni, dipendente del Comune di Corigliano-Rossano con funzione di cancelliere nell’ufficio del Giudice di pace che da 7 anni e 11 mesi è scesa a 4 anni e 8 mesi; Giorgio Alfonso Le Pera, 49 anni, agronomo, da 2 anni e 4 mesi è stata ridotta a 1 anno e 10 mesi di reclusione, pena sospesa e revoca di 1 anno della libertà vigilata; a Carmine Placonà, 50 anni, imprenditore, la condanna è stata sostanzialmente confermata: da 1 anno e 4 mesi a 1 anno e 20 giorni, 600 euro di multa, pena sospesa e revoca di un anno della libertà vigilata; Alfonso Cesare Petrone, 61 anni, avvocato, da 2 anni e 4 mesi a 1 anno, 6 mesi, pena sospesa e revoca di 1 anno della libertà vigilata; Luisa Faillace, 41 anni, avvocato, da 3 anni e tre mesi a 1 anno, 10 mesi e 20 giorni, pena sospesa e revoca della pena accessoria; Giovanni Romano, 54 anni, commercialista, da 1 anno e 10 mesi a 1 anno e 20 giorni di reclusione; Antonio Guarino, 55 anni, imprenditore, da 1 anno a 8 mesi e 20 giorni di reclusione e 300 euro di multa.