L’intervista

Intimidazioni ai sacerdoti vibonesi, il comandante dei carabinieri: «Nessuna emergenza criminalità, ma la guardia è alta»

Il colonello Luca Toti interveniente sugli episodi che hanno scosso l’intera comunità provinciale: «Indagini serrate, non escludiamo alcuna pista». E sull’Esercito a Cessaniti precisa: «Presenza mirata ma non eccezionale perché prevista in un piano più vasto»

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di Cristina Iannuzzi
7 marzo 2024
19:30
Il comandante provinciale dei carabinieri Toti
Il comandante provinciale dei carabinieri Toti

«Non c’è nessuna emergenza criminalità nel Vibonese», tranquillizza il comandante provinciale dell’arma dei carabinieri di Vibo Valentia, il colonnello Luca Toti poche settimane dalle intimidazioni nei confronti di don Francesco Pontoriero, parroco di Cessaniti, e don Felice Palamara, parroco della frazione Pannaconi. Poi, meno di una settimana fa, anche il bossolo ritrovato dal vescovo Attilio Nostro.

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«In merito agli episodi che hanno visto coinvolti i sacerdoti e il vescovo, che nei giorni scorsi ha denunciato di avere rinvenuto un bossolo nei pressi della curia vescovile di Mileto, abbiamo avviato un’attività di indagini a 360 gradi e non escludiamo alcuna pista investigativa», afferma il colonnello dei carabinieri che parla di «indagini complesse e serrate, senza tralasciare alcun aspetto», lasciando intendere che a breve sarà fatta piena luce su una vicenda che ha scosso la comunità Vibonese. Nessun allarme criminalità, dunque, ma l’attenzione resta alta. Lo dimostra l’invio dell’Esercito che da qualche giorno sta presidiando Cessaniti e le sue frazioni. «L’arrivo dei militari rientra in un piano più ampio deciso dalle autorità centrali nell’ambito del dispositivo “strade sicure”. D’intesa con il prefetto Giovanni Grieco e con il questore Cristiano Tatarelli, abbiamo deciso di fare gravitare l’esercito tra Mileto e Cessanti, allo scopo di intensificare i servizi di sicurezza e il controllo del territorio».


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Lo stesso colonnello Toti ribadisce che «nessuna misura di protezione personale è stata presa nei confronti dei due sacerdoti, né del Vescovo, ma solo misure generiche di vigilanza come avviene nei confronti di vittime di reato o di persone che denunciano autori di illeciti».

E intanto domani, 8 marzo, a Cessaniti, in occasione della Festa della donna, sarà inaugurata la panchina rossa per esprimere vicinanza a tutte le donne che hanno subito violenza. L’evento - promosso dal servizio civile d’intesa con il commissario prefettizio Sergio Raimondo che guida l'ente dopo le dimissioni anticipate del sindaco Francesco Mazzeo - si svolgerà in piazza Marconi, dove ha sede il Municipio di Cessaniti.

Giornalista
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