Mega-authority: Crocetta dice No

Una proroga di 36 mesi per 'disinnescare' la nuova mega-autorità portuale di Gioia Tauro- Milazzo - Messina. Ecco lo strumento che il governatore siciliano ha scelto per scongiurare una fusione che, in Sicilia, nessuno vede di buon occhio.
di Francesco Creazzo
1 agosto 2016
12:30

La nuova autorità portuale unica di Gioia Tauro, Messina e Milazzo forse non vedrà mai la luce. Secondo le indiscrezioni che circolano negli ambienti politici isolani, c’è la ferma contrarietà del governatore Crocetta al progetto di accorpamento voluto dal ministro Graziano Delrio. Proprio Crocetta infatti ha già chiesto una proproga di 36 mesi alla realizzazione della mega-authority con sede a Gioia Tauro, per dilazionare i tempi e bloccare la realizzazione di quella che la politica siciliana vede come una spada di Damocle sull’influenza dei propri scali. Nel corso dell’ultimo mese non erano nemmeno mancate le polemiche: i politici calabresi offesi dalle dichiarazioni con le quali il governatore siciliano aveva definito il porto di Gioia Tauro “completamente in mano alla ndrangheta”, avevano avuto bisogno della visita del presidente dell’assemblea regionale siciliana Giovanni Ardizzone per calmarsi. Lavorando sottotraccia però i politici siciliani sono riusciti forse a far saltare il banco per salvare il prestigio dei porti di Messina e Milazzo.

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