Minacce ad impresa edile, tre arresti a Reggio Calabria

Tre persone sono state arrestate dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con l'accusa di estorsione aggravata dalle modalità mafiose. I tre avrebbero minacciato gli operai di una ditta edile impegnata nella ristrutturazione di un immobile acquisito in una asta giudiziaria
di Redazione
27 novembre 2015
15:58

Tre persone sono state arrestate dalla Squadra mobile di Reggio Calabria con l'accusa di estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
Si tratta di F. C. di 25 anni, S. M.di 37 anni e D. N. di 35. Secondo quanto ricostruito avrebbero minacciato gli operai di una azienda edile impegnata nella ristrutturazione di un immobile acquisito in una asta giudiziaria. Le minacce sarebbero avvenute in più occasioni. La prima volta i tre avrebbero insultato gli operai dicendo "qui non si lavora più" e "il titolare dovrebbe sapere a chi rivolgersi". La seconda volta uno degli arrestati avrebbe minacciato un operario dicendo: "dì al tuo principale di andare dove lui sa e mettersi in regola". Nella terza ed ultima, i tre avrebbero con forza intimato uno degli operai dicendo di: "andare a parlare ad Archi, perché se oggi stesso non va a parlare, da domani non lavora più nessuno qua, anzi anche voi operai non vi azzardate a presentarvi in cantiere". Uno dei tre era già stato arrestato nelle operazioni "Eremo" e "Araba Fenice" ed era stato rimesso in libertà lo scorso 6 giugno. Un altro degli arrestati è già noto alle forze dell’ordine per essere una persona di estrema fiducia di Giovanni Maria De Stefano, elemento di vertice dell’omonima cosca.

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