'Ndrangheta, condanne a raffica nel processo 'Reggio Nord'

Alla sbarra i clan Condello e Tegano. La pena più consistente è arrivata per “Micu u pacciu”. Previsti risarcimenti agli enti locali
di Tonino Fortuna
23 dicembre 2014
09:03

Reggio Calabria - Nessuno sconto. Condanne in serie si attendevano e condanne sono arrivate. Verdetto pesante nell’ambito del processo Reggio nord, scaturito dall’operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia nei confronti delle cosche Condello e Tegano. La pena più alta è quella di Domenico Condello conosciuto come Micu u pacciu, per lui i giudici hanno emesso una sentenza a 26 anni di carcere. Giovanni Barillà, è stato condannato a otto anni di reclusione, Gaetano Francesco Belfiore a dieci anni, Pasquale Bertuca a 15 anni e 8 mesi, Giuseppe Caronfolo a sedici anni, Giuseppa Santa Cotroneo a sei anni, Gianluca Favara a dieci anni così come Francesco Genoese, Renato Marra a 12 anni, Cosimo Morabito a quattro anni e sei mesi, Robertino Morgante a quattro anni, l’imprenditore Pasquale Rappoccio e cinque anni, Fabio Pasqualino Scopelliti a quattro anni e sei mesi, infine Bruno Tegano a 16 anni.
Previsto un risarcimento al  Ministero dell’Interno, alla Regione Calabria e alla Provincia di Reggio Calabria di 50 mila euro. Tre imputati dovranno risarcire anche il Comune di Reggio Calabria.

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