Platì, l'invito della commissione Antimafia a collaborare -VIDEO

Incontro ieri tra il neo sindaco di Platì Rosario Sergi e la commissione Antimafia presieduta da Rosy Bindi. Un duro confronto quello avvenuto. Da un lato i tentativi del primo cittadino di ripulire l'immagine del piccolo centro, dall'altro l'invito della Bindi a non accusare lo Stato e 'non assolvere la mafia'
di Tiziana Bagnato
23 giugno 2016
11:36

Da un lato un primo cittadino pochi giorni prima attenzionato per i suoi presunti legami con una cosca di 'ndrangheta, dall'altro una commissione Antimafia che cerca di fargli capire che forse l'atteggiamento tenuto fino ad ora non è produttivo e che il primo passo da fare è ammettere che la criminalità organizzata a Platì esiste eccome.


Lui è Rosario Sergi, neo eletto sindaco del piccolo centro reggino rimasto per dieci anni senza una guida democraticamente eletta e nel tempo soggetto a diversi scioglimenti per infiltrazioni mafiose.



Ricevuto dalla commissione, presieduta da Rosy Bindi, Sergi si è lamentato di avere visto calpestata la sua figura e ha anche affermato di non dovere dare conto del fatto che la sua lista possa essere stata sottoscritta da malavitosi.


Ferma la risposta della Bindi: "Il messaggio che lei può portare è questo: la Commissione Antimafia sarà al mio fianco ma il primo compito che ho a Platì è di combattere la 'ndrangheta primo nemico di questa comunità: se lei fa questa affermazione - ha puntualizzato la democrat - avrà il nostro aiuto". "Se non ammettete che c'e' la 'ndrangheta - ha chiesto la presidente - come fate a combatterla?"


Non le manda a dire Rosy Bindi che ha poi sollecitato il primo cittadino a non accusare lo Stato perché così facendo assolverebbe la mafia.


Tiziana Bagnato

Giornalista
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