'Ndrangheta a Villa San Giovanni, richiesti oltre 560 anni di carcere

Processo “Sansone”, chiesti trent'anni di galera per i vertici del clan Bertuca. Invocati 20 anni per Domenico Condello. Una sola assoluzione richiesta
di Consolato Minniti
13 febbraio 2018
15:54

Un totale di oltre 560 anni di carcere. Queste le richieste del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo e del sostituto procuratore Walter Ignazitto nella requisitoria del processo “Sansone”, per quanto concerne il rito abbreviato. Alla sbarra soggetti accusati di appartenere al sodalizio ‘ndranghetistico che ha oppresso Villa San Giovanni da diverso tempo.

Le richieste più pesanti

La mano pesante dei pubblici ministeri è arrivata per la famiglia Bertuca, storicamente egemone nella cittadina dello Stretto. Trent’anni è la richiesta per Pasquale e Vincenzo Bertuca, mentre 18 anni sono stati chiesti per Felicia Bertuca. Il massimo della pena in abbreviato (30 anni) è stato chiesto anche per Santo Buda, Alfio Liotta, Bruno Antonio Tegano (ritenuto al vertice dell’omonima famiglia), e Andrea Carmelo Vazzana. Richiesta leggermente più leggera per Domenico Zito (20 anni). Da rimarcare le pesanti richieste anche per i vertici della famiglia Condello, egemone ad Archi ma con forti addentellati anche a Villa San Giovanni: 20 anni la richiesta per Domenico Condello (classe ’56). 18 anni per l’altro Domenico Condello (classe ’72). Una sola la richiesta di assoluzione: quella per Roberto Morgante.


L’inchiesta Sansone

L’operazione, che aveva attinto le cosche mafiose del territorio a Nord di Reggio Calabria, nota come “Sansone”, ha tratto origine dalla complessa attività di indagine coordinata dalla Dda di Reggio Calabria riguardante la cosca Condello ed in particolare le attività finalizzate alla cattura del latitante Domenico Condello, cl.56, ed ancora le condotte delittuose imperniate su Pasquale Bertuca, capo della cosca Zito-Bertuca, storicamente attiva nel territorio di Villa San Giovanni e nei comuni viciniori, nonchè le relazioni tra le diverse consorterie operanti in Fiumara di Muro, centro storicamente dominato dalla cosca Buda-Imerti ed a Campo Calabro, territorio di altrettanto storica dominazione della cosca Garonfalo. In questo variegato ambito è venuto alla luce, specialmente nell’area villese, una condizione di forte pressione estorsiva e di controllo criminale esercitato congiuntamente dalle cosche, in modo asfissiante e capillare. Emblematico del modus operandi delle cosche è l’espressione captata durante un colloquio in carcere nel corso del quale il capo della cosca disponeva ai suoi affiliati che nell’attività di riscossione non bisognasse “lasciare scampo a nessuno”.

Le richieste

Di seguito l’elenco completo delle richieste di condanna dei pm.

Carmelo Araniti: 4 anni;

Michele Battaglia: 3 anni e 8 mesi;

Angelo Benestare: 12 anni e 8 mila euro di multa;

Felicia Bertuca: 18 anni e 10 mila euro di multa;

Pasquale Bertuca: 30 anni;

Pietro Bertuca: 8 anni e 4 mila euro di multa;

Vincenzo Bertuca: 30 anni;

Domenico Bonforte: 12 anni e 10 mila euro di multa;

Santo Buda: 30 anni;

Domenico Calabrese: 11 anni;

Domenico Condello classe 56: 20 anni;

Domenico Condello classe 72: 18 anni;

Luciano Condello: 8 anni;

Attilio Cotroneo: 12 anni e 8 mila euro di multa;

Vincenzo Cristiano: 5 anni e mille euro di multa;

Grazia Falcone: 3 anni;

Francesco Giustra: 3 anni e 8 mesi;

Alessandro Idone: 10 anni;

Antonino Idone: 5 anni e 14 mila euro di multa;

Fortunato Laganà: 12 anni;

Giacomo Latella: 12 anni;

Alfio Liotta: 30 anni;

Giovanni Malara: 18 anni e 10 mila euro di multa;

Giuseppe Marcianò: 3 anni e 8 mesi;

Renato Marra: 12 anni e 8 mila euro di multa;

Roberto Megale: 10 anni;

Sebastiano Megale: 3 anni e 8 mesi;

Roberto Morgante: assoluzione;

Antonio Oliveri: 3 anni;

Giovanni Oliveri: 3 anni;

Andrea Palermo: 3 anni e 8 mesi;

Antonino Plutino: 4 anni;

Antonino Riniti: 10 anni e 6 mila euro di multa;

Giuseppe Ripepi: 3 anni e 8 mesi;

Maria Caterina Romeo: 8 anni;

Giuseppe Scappatura: 11 anni;

Alberto Scarfone: 16 anni;

Rocco Scarfone: 14 anni;

Antonino Sottilaro: 10 anni;

Francesco Sottilaro: 6 anni e 4 mila euro di multa;

Vincenzo Sottilaro: 18 anni e 10 mila euro di multa;

Lorenzo Sottilotta: 11 anni;

Bruno Antonio Tegano: 30 anni;

Andrea Carmelo Vazzana: 30 anni;

Giuseppe Vermiglio: 3 anni;

Domenico Viglianisi: 12 anni e 8 mila euro di multa;

Domenico Zito: 20 anni

 

 

Giornalista
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