Scuola, a Catanzaro i dirigenti chiedono di far slittare al primo ottobre la riapertura

VIDEO | Incontro questa mattina in Comune con il sindaco Abramo al quale è stato chiesto di farsi portavoce con la Regioneper chiedere lo slittamento di una settimana. L’utilizzo delle scuole per il referendum non consente ai dirigenti di potersi organizzare per tempo anche a causa della mancanza di organico. Una criticità che rischia di veder coinvolte tutte le scuole calabresi (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Daniela  Amatruda
15 settembre 2020
14:44

Chiedono lo slittamento di una settimana dell’inizio del nuovo anno scolastico i dirigenti degli istituti scolastici di primo grado di Catanzaro. Così come in tutta Italia, i dirigenti lamentano la carenza di docenti e personale Ata. Ma non è tutto. L'utilizzo della maggior parte delle scuole come sede dei seggi per il referendum complica ancor di più la situazione. Una criticità che riguarda molte scuole calabresi. Le operazioni elettorali comporteranno infatti la chiusura delle segreterie per cinque giorni, che riapriranno proprio a ridosso dell'inizio delle lezioni. 

 


Considerata l'incertezza che ancora permane sulle assegnazioni di personale aggiuntivo da parte dell'Ufficio scolastico regionale, si riduce il tempo a disposizione per le procedure di convocazione del nuovo personale e per la definizione del calendario didattico. Per questo i dirigenti hanno incontrato il sindaco Sergio Abramo, invitandolo a farsi portavoce presso la Regione della richiesta di rinviare l'apertura delle scuole al primo di ottobre, una decisione che naturalmente dovrà riguardare le scuole di tutta la Calabria. La stessa richiesta è stata inviata oggi dai dirigenti all’Ufficio scolastico regionale (Usr) attraverso un documento congiunto.

 

«Ho contattato questa mattina l'Ufficio scolastico regionale – ha spiegato il sindaco -, ma non si ha ancora contezza dei numeri perché ci sono state delle richieste di personale, da parte di tutte le scuole calabresi, che non sono state condivise dall’Usr e prima di suddividere il numero di docenti e Ata, vogliono avere maggiore contezza delle necessità in tutta la regione. Entro la fine di questa settimana, però, ci daranno delle risposte. Per questi motivi, le dirigenti, non sapendo quanti insegnanti potranno avere e non avendo a disposizione la scuola poiché impegnata per i seggi, non riescono ad organizzarsi per i turni ed hanno grosse difficoltà».

 

Lavori strutturali quasi completati

I problemi legati alla ripartenza dunque non riguardano i lavori all'interno delle scuole per adeguare le aule ai nuovi protocolli covid. Il sindaco ha dichiarato che «i lavori sono all’80% e qualche giorno prima del 24 settembre saranno ultimati. Resteranno da completare - ha detto - solo i lavori di manutenzione straordinaria». 

 

Relativamente alle altre criticità legate ai distanziamenti sugli autobus e a mensa, Abramo ha dichiarato che saranno intensificate le corse dei bus e che il servizio mensa sarà slittato ad inizio ottobre o addirittura a fine ottobre per garantire il giusto distanziamento anche in vista dell'arrivo dei nuovi banchi previsto per la fine del mese di ottobre. 

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