Sessantenne ucciso per aver rubato gasolio, fermati due cugini

Secondo l'accusa i due cugini dopo aver sorpreso l'uomo a rubare gasolio dal camion di famiglia, lo avrebbero colpito con calci e pugni causandone la morte
di Redazione
1 giugno 2016
19:08

Due cugini ventenni, Andrea e Bruno Falbo, sono stati sottoposti a fermo con l'accusa di omicidio preterintenzionale per la morte di Pietro Armentano, il sessantenne deceduto la notte scorsa a Cassano allo Ionio dopo esser stato sorpreso mentre rubava gasolio dal camion della ditta di proprieta' del padre di Andrea. Secondo l'ipotesi accusatoria, i cugini, dopo avere sorpreso l'uomo a rubare il gasolio lo avrebbero colpito con calci e pugni causandone la morte. Quale sia stata la causa esatta del decesso lo stabilira' l'autopsia che sara' effettuata nei prossimi giorni. Il provvedimento e' stato emesso dalla Procura della Repubblica di Castrovillari dopo che i cugini sono stati lungamente sentiti nella caserma dei carabinieri di Cassano. Nel corso dell'interrogatorio, i ragazzi sarebbero caduti piu' volte in contraddizione, mentre la loro versione - Armentano morto dopo avere picchiato la testa cadendo durante la fuga - non avrebbe trovato riscontri.

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