Trasporto marittimo, inchiesta della Dda di Catania

Gli inquirenti riscontrano contatti tra la mafia siciliana e una società riconducibile all'imprenditore reggino Amedeo Matacena
di redazione
20 novembre 2014
13:17

Catania - La Direzione distrettuale antimafia di Catania ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale della città siciliana emesso 23 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti indagati per associazione mafiosa, estorsione, illecita concorrenza e intestazione fittizia di beni. Secondo l'accusa la mafia catanese era in affari con una compagnia di trasporto marittimo, operante nello Stretto di Messina, riconducibile all'imprenditore reggino Amedeo Matacena. Disposto il sequestro di beni per un valore di 50 milioni di euro. Dalle indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Catania emergerebbe che la società Servizi Autostrade del Mare, secondo gli inquirenti  riconducibile a due organizzazioni criminali siciliane, sarebbe stata in affari con la società Amadeus spa, riconducibile ad Amedeo Matacena, per un contratto di affitto di tre navi da utilizzare come vettori per i collegamenti nello Stretto di Messina.

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