Prenotazioni bloccate, pochi vaccini e dubbi sui “fragili”: ecco perché il sistema calabrese va in tilt

Per rientrare nel range fissato dal piano nazionale sarebbe necessario somministrare tra le 15mila e le 20mila dosi al giorno, invece la Calabria si attesta su una media di 5mila (ASCOLTA L'AUDIO)

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di Luana  Costa
23 marzo 2021
16:02

Avrebbe dovuto inaugurare il nuovo corso della campagna vaccinale in Calabria e, invece, il sistema di prenotazione telematico si sta trasformando in un imbuto. Ufficialmente attivato con grande ritardo dalla Regione il 16 marzo scorso, le percentuali pur soddisfacenti per un sistema ancora in fase di rodaggio sono ritenute alla Cittadella però scarsamente apprezzabili. Ad oggi sono complessivamente 28mila le prenotazioni: 23mila solo per la somministrazione di prima dose e 5mila per i richiami. Il 52% riferibile agli appuntamenti fissati per le categorie fragili, il 27% per gli over 80 e il 20% per il personale scolastico.

Motore ingolfato

Insomma, quel che era ritenuto il principale motore per incrementare il numero di vaccinazioni giornaliere appare quasi un flop. Per poter, infatti, rientrare a pieno titolo nel range di somministrazioni stabilito dal piano vaccinale nazionale, la media dovrebbe attestarsi in una forbice di 15mila/20mila dosi somministrate al giorno. E invece la Calabria resta inchiodata a 5mila vaccini come media giornaliera, un terzo dell'agognato traguardo. Un problema però non direttamente riconducibile al sistema di prenotazione.


Prenotazioni sospese

Le potenzialità dello strumento telematico vengono, infatti, limitate dalla esigua quantità di vaccini disponibili. Ogni giorno si va in overbooking e gli appuntamenti vengono rinviati ad altra data proprio a causa dello scarso approvvigionamento di siero immunizzante. Le maggiori criticità restano, infatti, nella distribuzione di sieri a marchio Pfizer/BioNtech e Moderna, da impiegare esclusivamente per la vaccinazione degli over 80 e dei fragili. Le uniche due agende al momento attive online ma tutte costantemente piene. Proprio in ragione di ciò questo pomeriggio si è reso necessario limitare la disponibilità nelle cinque province calabresi. Chi in queste ore tenta di prenotarsi apprende, infatti, dalla piattaforma che «i centri vaccinali non hanno al momento disponibilità per la vaccinazione». Gli slot saranno riattivati non appena si avrà nuovamente a disposizione nuove dosi di vaccino.

Dosi insufficienti

E anche il carico di Pfizer giunto questa mattina in Calabria è risultato tutt'altro che soddisfacente. Sono state consegnate complessivamente 3.705 fiale di siero pari a poco più di 22mila dosi, 22.230 per la precisione. Una cifra da dimezzare se si considera che il ciclo vaccinale completo comprende anche la dose di richiamo. E ancora dubbi residuano attorno alle liste dei pazienti fragili autorizzate all'inoculazione del vaccino. La piattaforma telematica consente, infatti, la prenotazione per codici di esenzione per patologia ma le linee guida ministeriali sono decisamente più stringenti. 

Quali "fragili"?

Agli inizi di febbraio erano state divulgate una serie di raccomandazioni per definire precisamente gli appartenenti alla categoria prioritaria degli "estramente vulnerabili". All'interno delle diverse aree di patologie si individua una sottocategoria autorizzata alle somministrazioni. Ad esempio, tra i diabetici possono essere vaccinati solo «isoggetti over 18 con diabete giovanile, diabete di tipo 2 e necessitano di almeno due farmaci ipoglicemizzanti orali o che hanno sviluppato una vasculopatia periferica con indice di Fontaine maggiore o uguale a 3». Al contrario, gli elenchi inseriti nella piattaforma telematica indicano il solo codice di esenzione per patologia (in questo caso 013) ampliando la platea dei soggetti vaccinabili.

Giornalista
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