‘Il mese più lungo’: la storia di Nicola Calipari, il funzionario del Sismi ucciso dieci anni fa a Baghdad

Dal sequestro Sgrena all’omicidio Calipari, Gabriele Polo, allora direttore del ‘Manifesto’ racconta la storia di un rapimento e di una amicizia, a dieci anni dall’uccisione del funzionario del Sismi
di Redazione
19 febbraio 2015
16:33

A dieci anni dalla morte di Nicola Calipari, il dirigente del Sismi originario di Reggio Calabria ucciso in Iraq, un libro ricorda le ultime fasi della sua vita a Baghdad. "Il mese più lungo - Dal sequestro Sgrena all'omicidio Calipari" (Marsilio Editori) è la cronaca degli ultimi giorni vissuti da Nicola Calipari, raccontata da Gabriele Polo, allora direttore del “Manifesto”. È proprio del Manifesto era la giornalista Giuliana Sgrena, rapita il 4 febbraio 2005 a Baghdad, è il racconto delle ultime interminabili giornate passate a trovare il modo per riportare a casa Giuliana Sgrena. Una liberazione risultata più difficile delle altre, sì perché Nicola Calipari di trattative felicemente concluse ne aveva già fatte altre come la liberazione delle operatrici umanitarie Simona Pari e Simona Torretta e dei tre addetti alla sicurezza Umberto Cupertino, Maurizio Agliana e Salvatore Stefio. Quella volta, però, qualcosa è andata male, per una serie di coincidenze La Toyota Corolla con a bordo Nicola Calipari e Giuliana Sgrena sta passando sulla rampa della Route Vernon per immettersi sulla Irish e proseguire verso l'aeroporto. Sono le 20 e 50. L'automobile si avvicina inconsapevolmente al blocco, improvvisamente una pioggia di proiettili colpisce Calipari che si protende per fare scudo col suo corpo alla giornalista e rimane ucciso da una pallottola alla testa. Il “fuoco amico” uccide Nicola Calipari e ferisce Giuliana Sgrena.

 


È anche una storia di amicizia nata in quei giorni terribili in cui, Polo e Calipari, due sconosciuti si sono incontrati perché legati da un obiettivo comune la liberazione di Giuliana Sgrena. “Un rapporto umano dichiara Polo, un rapporto fatto di curiosità reciproca e di valenza politica in senso alto: quel tentativo di confronto con la realtà in cui il libero arbitrio conta molto, per cambiare, riconoscersi, mantenendo e rimanendo se stessi, in modo da poter fare durare ciò che noi chiamiamo Democrazia”.

 

E Oggi alle ore 15, presso la Sala della Regina di Palazzo Montecitorio, si è svolta la presentazione del libro dedicato alla memoria di Nicola Calipari. La Presidente della Camera, Laura Boldrini ha rivolto un saluto introduttivo. Successivamente, oltre all'autore Gabriele Polo, sono intervenuti Marco Minniti, Giuseppe Esposito, Rosa Villecco Calipari, Giovanni Minoli.

 

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