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di Asmara Bassetti
12 ottobre 2023
12:30

Panorami mozzafiato, tramonti e arte: viaggio nel basso Tirreno Cosentino scrigno di straordinarie bellezze

Spiagge e chiese storiche con scorci e paesaggi da far perdere il fiato. Alla scoperta di Fuscaldo, Paola e San Lucido

Destinazioni

Continuano i nostri consigli di viaggi attraverso i brevi itinerari da fare da soli o in comitiva, tra i luoghi più belli e a volte non troppo conosciuti della Calabria. Questa volta faremo tappa sul basso Tirreno cosentino, attraversando posti che vi accoglieranno con le loro ampie spiagge senza dimenticare la bellezza delle chiese, scorci e particolarità.

Panorami in cui perdersi, tramonti sul mare dai colori che lasciano a bocca aperta, arte a cielo aperto, per un itinerario da fare anche nella stessa giornata poiché facilmente raggiungibile in auto, tutto racchiuso in poche decine di chilometri che vi sapranno raccontare un pezzo della storia della nostra regione.


Fuscaldo paese dei cento portali

Di origine medievale e noto per aver dato i natali a Vienna, mamma del Santo Patrono della Calabria, Fuscaldo è noto anche per i particolari portali che abbelliscono numerosi angoli del centro storico. Non sono solo i palazzi nobiliari ad essere caratterizzati dai portali scolpiti dai maestri più bravi del paese di un tempo, ma anche alcune abitazioni comuni, in cui ogni singola famiglia ha messo il proprio personale stile per distinguersi dagli altri, elemento che rende ancora più caratteristico il cuore di Fuscaldo. Dopo aver percorso le viuzze del centro, arriverete fino alla centrale Torre dell’orologio, nella cui piazzetta sedervi per una pausa caffè e da dove vedere il panorama dall’alto dei suoi 300 metri circa sul livello del mare. 

Da vedere sono anche le chiese che sono distribuite tra il paese e la marina, come la Chiesa di San Giacomo Apostolo, la Matrice di Fuscaldo, le cui origini risalgono a prima del 1166. La Chiesa dell’Immacolata, si presenta invece con un campanile alto circa 35 metri, composto da dodici colonne di ordine corinzio in tufo, con l’interno in stile barocco, e dove sull'altare maggiore è presente un dipinto della Vergine realizzato da Giuseppe Pascaletti. Qui sono custodite delle tele dipinte da Genesio Galtieri e da Franceschiello De Mura. La Chiesa di San Giuseppe, che prima aveva funzione di cimitero con il nome di chiesa delle anime del purgatorio, risale al 700, e il suo altare maggiore è dedicato a Nostra Donna del Suffragio. Di particolare importanza è il Convento di San Francesco da Paola, protettore della Calabria e dei naviganti, realizzato dai Minimi nel '600, in sostituzione del precedente monastero iniziato intorno al ‘500 ma abbandonato poiché troppo lontano dal paese. Troverete qui anche la Casa di Vienna da Fuscaldo, madre del Santo, un luogo pieno di spiritualità e calma.

Lasciando il centro storico e spostandoci sulla parte marina, a parte la spiaggia, caratterizzata da sabbia e pietre man mano che ci si avvicina alla battigia, anche qui vale la pena fermarsi per guardarsi intorno e vedere strutture e opere d’arte di importanza rilevante. Come la Torre di San Giorgio, nei pressi della Strada Statale 18, risalente alla seconda metà del '500 costruita come torre d’avvistamento quando i turchi erano soliti attaccare le nostre coste. Nel centro della marina si trova anche Palazzo Zicarelli, storico palazzo nobiliare che si presenta con un imponente portale d'ingresso.

Fuscaldo è anche arte a cielo aperto. Nelle vie della marina infatti, grazie al progetto OSA - Operazione Street Art, sono numerosi i murales che caratterizzano i luoghi a due passi dal mare. Ultimo in ordine di tempo è quello dedicato al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, realizzato dall’artista Davide Zicarelli e inaugurato l’agosto scorso.

Paola città di San Francesco

Città di San Francesco per antonomasia, Paola si divide tra centro storico e marina, passando per le piazze principali, i monumenti e i vicoli antichi che la caratterizzano che riprendono vita grazie ai festival organizzati dalle realtà locali.

A renderla maggiormente nota in tutta Italia e anche all’estero, dove esistono numerose chiese a lui dedicate, è stata la presenza di San Francesco, nato qui, Santo patrono della città che lo festeggia ogni anno dall’1 al 4 maggio, attirando migliaia di pellegrini e non. Se venite qui per la prima volta non potete non visitare il santuario a lui dedicato, quello di San Francesco da Paola, poco fuori dal centro, luogo sacro e di preghiera risalente al XV secolo. Oltre che alla Basilica si può accedere al chiostro, al romitorio e agli ambienti conventuali e, attraverso il ponte, alle foresterie inferiore e superiore. Sulla destra della facciata si trova una porta che immette nella zona dei miracoli, con l’antico acquedotto, la fornace, nella quale un agnellino fu cotto e divorato e riprese vita grazie al Santo, e la fonte della Cucchiarella. Consacrato nel XVI secolo in stile gotico e barocco, nel 2000 nello stesso complesso fu costruita in stile post moderno la Basilica Nuova in stile postmoderno.

Dai particolari scorci è il centro storico, di cui non tutti conoscono la bellezza dei vicoli stretti collegati tra loro, caratterizzato dai quartieri quali Motta, Cancello, Rupa, Baracche, Pietre Bianche e Spagnuolo. Mentre tra i punti più noti troviamo Fontana dei sette canali, ai piedi di una scalinata, realizzata nel 1636 per ’opera di artigiani locali, dedicata a San Francesco. Meritano una visita anche le rovine romane, il Palazzo Scorza, e i resti del castello. Senza dimenticare le chiese tra cui quella della Madonna del Carmine, la Chiesa di S.Michele, il Duomo, il Convento Sant’Agostino e quello dei cappuccini, la Chiesa di San Giacomo Maggiore, la Chiesa di San Leonardo, quella dell’Immacolata, e il Convento Badia, monastero affidato dai nobili Normanni del luogo ai benedettini di Santa Maria di Valle di Josaphat, eretto tra la fine del secolo IX e la prima metà dell’XI. Lontano dal centro storico, nei pressi della statale 18 in zona Sotterra troverete la chiesa di Sotterra, che conserva al suo interno alcuni dipinti risalenti al periodo altomedievale. Tra i punti di incontro più frequentati dai paolani c’è Piazza IV novembre, la piazza principale della città che ospita concerti e feste, mentre alla sue spalle, oltre l’arco, Piazza del Popolo ospita la nota fontana dei Pisciarieddi, fontana monumentale a testimonianza della bravura dei maestri scalpellini paolani. Scendendo verso il mare troverete ad aspettarvi un’ampia spiaggia, mentre sul lungomare troverete bar e ristoranti dove poter pranzare o prendere qualcosa da bere avendo di fronte la vista del mare.

San Lucido e la rotonda sul mare

Continuiamo il nostro piccolo viaggio verso sud, per la nostra ultima tappa, dove visiteremo San Lucido. Visto che il tempo lo permette, se riuscite ad arrivare nel primo pomeriggio, potrete ancora approfittare per farvi un bagno. Il mare di San Lucido è caratterizzato da scogli che creano delle spiaggette, in questo periodo per niente affollate, per godere a pieno della sua tranquillità

Quando l’aria inizierà ad essere più fresca, potrete andare verso il centro storico, a pochi minuti di distanza dal mare anche a piedi. Se arrivate al giusto orario, il consiglio è ovviamente quello di fermarvi sulla panoramica, una grande terrazza che si affaccia sul Mar Tirreno, facendo aperitivo mentre vi godete la vista del tramonto, che assume ogni giorno colorazioni e sfumature diverse. A due passi dalla terrazza troverete la statua di Cilla con le mani protese verso il mare, in ricordo della giovane che, secondo la leggenda, morì sulla roccia sotto i suoi piedi aspettando che il suo compagno di vita facesse ritorno dal mare in tempesta.

Avvicinandovi al cuore del centro urbano camminerete su una pavimentazione di pietra lavica nera e acciottolato, dove si trovano ancora negozietti e vecchie botteghe, come ad esempio l’antica merceria, in Corso Umberto I, una volta Via degli Orafi. A riempire di parole e ironia i muri di San Lucido sono appesi dei piatti di ceramica, su cui sono scritti vecchi detti in dialetto sanlucidano, dettati dalla saggezza popolare. Agli angoli dei vicoli noterete delle maschere in ceramica: sono i volti dei Saraceni, popolo che invase San Lucido e che ha lasciato malgrado tutto una forte impronta del proprio passaggio.  

Tra i vicoli vi potrebbe capitare di incontrare anche degli artigiani che danno vita a lavori incredibili. Franco Petrungaro è l’ideatore e creatore del suo grandissimo presepe, visitabile sia nel periodo natalizio che in estate, ma se siete fortunati anche quando è lì per aggiungere nuovi pezzi o aggiustare qualche piccolo motore. Poiché il presepe presenta delle parti in movimento, e tutto è realizzato a mano tramite oggetti di riciclo e terracotta.

Altra particolarità da non perdere è il laboratorio di Babbo Natale, in piazzetta sette scale. Qui Babbo Natale in persona - alias Domenico Cannizzaro - è quotidianamente all'opera per creare le scenografie per il suo Christmas Village, il villaggio di natale in miniatura completamente in movimento, visitabile nel periodo natalizio.

Tra i vicoletti da scoprire ci sono sicuramente Via Donna Vienna e Via Donna Poppa. Queste due stradine sono dedicate a due giovani sorelle di San Lucido, che piuttosto che consegnarsi al nemico saraceno decisero di togliersi la vita. 

Nonostante siano visitabili solo all’esterno, meritano un passaggio anche gli antichi palazzi nobiliari, Palazzo Manes, Palazzo Cavallo, e Palazzo Zagarese, anche se tra gli edifici storici il più importante rimane il Castello Ruffo, risalente al 1093, dove nacque il cardinale Fabrizio Ruffo, leader della rivoluzione sanfedista. Concludete il vostro tour nella piazzetta panoramica e al gafio - in dialetto sanlucidano il ballatoio - anticamente l’entrata delle vecchie mura del paese, poco distante dalla ormai nota via dei lampadari, che accoglie feste e musica durante tutto il periodo estivo. 

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