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di Asmara Bassetti
21 gennaio 2024
10:00

Bellezza da riscoprireSentiero Porte d’Artista, il progetto che trasforma angoli abbandonati dei paesi calabresi in opere all’aperto

Vecchi ingressi, serrande e finestre riprendono vita grazie al percorso creato con l'intento di portare l'attenzione sui borghi dell'entroterra: dal 2020 sono stati quattro i luoghi coinvolti

Destinazioni

Vecchie porte, serrande e finestre non utilizzate riprendono vita grazie a Pas - Sentiero Porte d'Artista, il progetto nato nel 2020 che trasforma vecchi angoli dei paesi della nostra regione in veri musei in cui perdersi e dove vedere esplosioni di colori e d'arte. Il progetto, sotto la guida di Massimo Sirelli, tra i più importanti artisti di street art in Italia i cui lavori hanno varcato anche i confini nazionali, è un percorso creato con l'intento di portare grazie all'arte l'attenzione su paesi e borghi dell'entroterra calabrese, ricreando uno scenario che possa accompagnare il visitatore tra i loro vicoli pieni di particolare e singolare bellezza.

La prima edizione a Sersale

Dal 2020, anno di nascita di Sentiero Porte d'Artista, sono stati quattro i luoghi coinvolti nel progetto, che hanno visto i propri centri storici riempirsi di arte. Tutto ciò grazie ad artisti che hanno portato attraverso la street art la propria personale visione utilizzando porte, finestre, cassette della posta, muri e serrande abbassate da tempo, attribuendogli nuovamente quell'importanza che avevano un tempo, quando aperte ospitavano botteghe, negozi, e famiglie.


La prima edizione di Sentiero Porte d'Artista si è svolta a Sersale, piccolo centro del Parco Nazionale della Sila, in provincia di Catanzaro, che ha visto 13 dei suoi portoni trasformarsi in opere d'arte da ammirare e valorizzare, arrivati oggi a quota 25. Il numero iniziale non è stato scelto a caso: 13 infatti è il numero di persone che nel 1620 arrivò da un paese dell'entroterra calabrese, fondando così il primo nucleo del centro storico di Sersale.

Tra artisti noti e giovani esordienti, tante sono state le mani che hanno preso parte agli interventi artistici che si trovano tra i vicoli: Antonio Bianco con Lascia qui la tua anima, Bislak con Distanziamento verticale, Leonardo Cannistrà con Il pettirosso, Mike Crispino che ha realizzato Monte Crozze, Doctor M con Gufo tribale, Immacolata Manno che ha dato vita a Il riscatto di Arocha, Claudio Chiaravalloti in arte Morne con Figghiuma, e ancora Paola Morpheus con Mucchio di foglie, Brunella Pisani con Gral Gate, Tiskio con Hip hop tribale, Serena Torchia creatrice di A cicropa, Urto con Eirene, e Zeus che ha realizzato Acqua e cipolla.

Le altre tappe del progetto

Seconda tappa del percorso artistico è stata Vena di Maida (foto), centro italo-albanese della provincia di Catanzaro dove porte e finestre, grazie agli artisti che hanno deciso di sposare il progetto, raccontano storie e personaggi della cultura arbëreshë. Nel 2022 nel centro storico appartenente all'Arberia catanzarese si sono susseguiti gli interventi di Antonio Burgello, Marco “Moz” Barberio, Claudio “Morne” Chiaravalloti, Vincenzo “Zeus” Costantino, Martina Forte, Andrea “Smoky” Giordano, Immacolata Manno, Alessia Moretti, Roberto Petruzza, Maria Soria e lo stesso direttore artistico Massimo Sirelli. Un modo questo di puntare l'attenzione non solo sul centro storico di origini antiche per la sua promozione, ma anche di permettere alla comunità e ai visitatori di scoprire di più sulla cultura arbëreshë che si tramanda da vari secoli.

Un terzo sentiero è stato realizzato a Uria, frazione di Sellia Marina, che ha visto intervenire dando vita alle proprie opere alcuni artisti già noti a Sentiero Porte d'Artista, e altri nomi nuovi: Antonio Burgello, Marco “Moz” Barberio,Vincenzo “Zeus” Costantino, Immacolata Manno, Massimo Sirelli, Simona Canino, Ilario Parentela, Enrico Carnevale, Serena Lullo, Manuela “Mauscarf” Scarfò, all’opera per le vie del centro storico del Piriceddu, e a Marcellinara (foto) in provincia di Catanzaro che ha visto i creativi scelti da Sirelli ridare vita alle antiche porte del centro storico: il calligrafo Enrico “Sano” Carnevale, Lisa Corrado, Gaia Foderaro, Fausto “Save” Morini, Ilario “Punch311” Parentela e Salvatore Raso.

Il nuovo progetto prende forma nei vicoli di Pizzo Calabro

L'ultimo sentiero in ordine di tempo è nato a Pizzo Calabro (foto), il primo sulla Costa degli dei, iniziato a delinearsi già dai primi giorni del 2024. Il percorso che accompagnerà gli utenti a scoprire angoli nascosti del centro della provincia di Vibo Valentia, partirà dal noto Castello che si affaccia sul Mar Tirreno, e si andrà snodando tra i vicoli del centro storico che si sviluppano intorno alla piazza principale di Pizzo. Questa volta ad essere coinvolti sono stati Mario Verta “Dotctor M”, Enrico Carnevale “Sano”, Antonio Burgello, e Silvana De Santis, che stanno contribuendo a creare un nuovo percorso artistico grazie alle loro opere.

Decise pennellate hanno dato vita nei giorni scorsi a illustrazioni su porte in disuso e muri diventati tele bianche su cui dipingere forme vivaci ed oniriche che raccontano magiche storie. E il progetto non finisce qui. Nei prossimi mesi infatti si proseguirà con la nascita di altri sentieri in giro per la Calabria, che insieme comporranno un vero e proprio Cammino di Pas e saranno raggruppati in una mappa, creando così l'occasione di scoprire i paesi e i borghi calabresi, incuriosendo i visitatori che guarderanno ai centri storici con altri occhi.

 

 

 

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