Bonus 600 euro, portale Inps in tilt: 100 domande al secondo. Tridico: «Calma»

La misura è rivolta ai lavoratori autonomi colpiti dalla crisi ecnomica innescata dall'epidemia di Covid-19. Il sito ha ricevuto in poche ore 300mila richieste andando fuori servizio per il troppo traffico. Molti utenti segnalano l'accesso a dati personali diversi dai propri. Il presidente dell'Istituto: «Non c'è fretta»

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di Redazione
1 aprile 2020
12:36
Il presidente dell’Inps Tridico
Il presidente dell’Inps Tridico

È andato subito in tilt il sito dell’Inps nel giorno del battesimo del bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi in crisi per l’emergenza coronavirus. Una misura prevista nel decreto Cura Italia.

«Stanno arrivando - ha detto questa mattina il presidente dell’istituto, Pasquale Tridico - 100 richieste al secondo. Alle 8.00 erano 300.000».


 

Molti utenti, inoltre, hanno segnalato di avere avuto accesso a dati personali diversi dai propri entrando nell'area riservata. Al momento non è possibile accedere al servizio e il sito è rallentato anche per tutte le altre richieste.

 

«Dall’una di notte alle 8.30 circa – ha dichiarato all’Ansa Tridico - abbiamo ricevuto 300mila domande regolari. Adesso stiamo ricevendo 100 domande al secondo. Una cosa mai vista sui sistemi dell'Inps che stanno reggendo, sebbene gli intasamenti sono inevitabili con questi numeri». Il presidente dell’Inps cerca di rassicurare quanti stanno facendo richiesta dei 600 euro, ma le segnalazioni di molti utenti hanno fatto scattare l’allarme. In tanti, infatti, hanno lamentato scambi di persona, l’accesso a pagine personali di contribuenti senza la richiesta di password.

 


Tridico ha invitato tutti quelli che vogliono fare richiesta a non intasare il portale: «Non c'è fretta – ha spiegato il presidente dell’Inps - Le domande possono essere fatte per tutto il periodo della crisi, anche perché il Governo sta varando un nuovo provvedimento sia per rifinanziare le attuali misure sia per altre».

 

Dichiarazioni in contrasto, però, con quanto apparso in modo conciso ieri sullo stesso sito dell’Inps. In quella mota, infatti, l’Istituto informava che l'accettazione delle domande sarebbe avvenuta in ordine cronologico in assenza di un criterio di riparto dei 3 miliardi di fondi a disposizione, qualora non bastassero per tutti.

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