L’intervista

«Concessioni balneari? Le proroghe dei Comuni sono carta straccia»: l’avvocato Carratelli mette ordine nel caos spiagge e boccia la politica

L’esperto in diritto amministrativo commenta lo stop deciso dal Consiglio di Stato che ha gettato nell’ansia gestori dei lidi e amministratori: «Le sentenze parlano chiaro, ai sindaci tocca bandire le gare. C’era tutto il tempo per organizzarsi, ora per salvare l’estate 2024 si dovrà ricorrere a soluzioni provvisorie»

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di Antonio Alizzi
4 maggio 2024
06:15
L’avvocato Giuseppe Carratelli
L’avvocato Giuseppe Carratelli

Le concessioni balneari sono senza dubbio l’argomento del giorno. Con l’estate che si avvicina, i gestori dei lidi sono in allarme perché non comprendono quale possa essere la soluzione migliore affinché l’attività turistica venga garantita sulle spiagge italiane. Se il Governo latita, le amministrazioni comunali sono quasi nel panico. E alcune hanno idee abbastanza confuse.

Il nostro network, dopo aver fatto riferimento a una sentenza del Tar Calabria, il quale “invita” i Comuni a scegliere la strada delle concessioni demaniali marittime provvisorie, ha chiesto ulteriori chiarimenti all’avvocato amministrativista Giuseppe Carratelli. Nota la sua passione per il mare e per il Cosenza calcio. Suo nonno, “Don” Peppino, è stato sindaco della città dei Bruzi e presidente della squadra di calcio che con Di Marzio in panchina e con i vari Padovano, Bergamini e Lucchetti in campo, conquistò la promozione in serie B dopo 25 anni.


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Avvocato, partiamo dalla fine. Il Consiglio di Stato ha ribadito che le proroghe per le concessioni balneari sono illegittime. Cosa significa?
«Che in virtù delle norme comunitarie, tutti le concessioni demaniali marittime, superata la data del 31 dicembre 2023, hanno cessato di avere efficacia, per come affermato dal Consiglio di Stato già nel 2021, con le note pronunce dell’Adunanza Plenaria, da voi trattate in diversi articoli».

Cosa s’intende per “inefficace”?
«Per usare un termine giornalistico, eventuali atti di rinnovo o proroga automatica della concessione risulterebbero “carta straccia”, a prescindere dal fatto che siano stati impugnati dinanzi l’autorità giudiziaria competente».

Quali rischi incorrono i sindaci se dovessero ancora prorogare i termini delle concessioni? Si configurerebbe in tal caso un illecito amministrativo?
«Fermo restando che andrebbero verificate le peculiarità dei singoli casi, la legittimità di tali atti va valutata tenendo a mente quanto stabilito dall’articolo 12 della direttiva 2006/123/CE, il quale stabilisce che “qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali o delle capacità tecniche utilizzabili, gli Stati membri applicano una procedura di selezione tra i candidati potenziali, che presenti garanzie di imparzialità e di trasparenza e preveda, in particolare, un’adeguata pubblicità dell’avvio della procedura e del suo svolgimento e completamento”. E aggiunge, al secondo paragrafo: “Nei casi di cui al paragrafo 1 l’autorizzazione è rilasciata per una durata limitata adeguata e non può prevedere la procedura di rinnovo automatico né accordare altri vantaggi al prestatore uscente o a persone che con tale prestatore abbiano particolari legami”.

Riguardo alla paventata ipotesi di illegittimità amministrativa, è quindi necessaria una preliminare verifica circa la scarsità della risorsa naturale nel territorio interessato. In caso affermativo, in virtù di quanto affermato dal Consiglio di Stato, sussiste l’obbligo di mettere a gara tutte le concessioni demaniali marittime scadute, senza attendere ulteriori provvedimenti legislativi.

Rimane in capo ai Comuni il compito di curare, nelle more dell’espletamento delle gare, i molteplici interessi pubblici e privati coinvolti nella vicenda in argomento, eventualmente facendo applicazione, dietro richiesta degli interessati, dei tradizionali istituti del codice della navigazione, quali la concessione demaniale marittima provvisoria ai sensi dell’articolo 10 del regolamento di esecuzione del codice della navigazione, come consta essere stato fatto in altre realtà locali».

In sostanza quello che ha detto il Tar Calabria sul caso Soverato.
«Esattamente».

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I nuovi bandi di gara come dovrebbero essere strutturati rispetto alla direttiva europea? E quali sono i tempi?
«Atteso l’ingiustificato silenzio del legislatore statale, che si è preoccupato solo di prorogare automaticamente ciò che la Corte Europea ha invece ritenuto essere improrogabile, le amministrazioni hanno ampio margine discrezionale rispetto ai bandi di gara.

Per cui, anche rispetto ai tempi, tutto dipenderà dalla volontà e dalla capacità organizzativa dei vari uffici. Tuttavia, visto che a breve dovrebbero arrivare novità legislative, anche rispetto ai criteri da adottare, cogliendo il suggerimento della giustizia amministrativa, per l’imminente stagione estiva sarebbe opportuno procedere con l’utilizzo delle concessioni demaniali marittime provvisorie».

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Lei è ottimista o pessimista: passeremo la prossima estate in spiaggia senza ombrelloni e lettini dello stesso colore?
«Io sono ottimista per natura ma la politica ha grandi colpe per non aver prontamente affrontato un nodo che prima o poi sarebbe arrivato al pettine.

C’era tutto il tempo per organizzarsi, invece oggi ci troviamo con le concessioni demaniali scadute, con gli operatori del settore che giustamente chiedono chiarezza e con alcuni esponenti politici che creano confusione, promettendo provvedimenti che sarebbero palesemente anticomunitari e che esporrebbero l’Italia all’ennesima procedura di infrazione da parte della Commissione europea.

Ed infatti, aldilà di un paio di pronunce bizzarre di un Tar pugliese, la giustizia amministrativa si è espressa in maniera univoca e chiara, ed il tenore delle recenti sentenze era ampiamente prevedibile da parte di chi ha attenzionato la questione giuridica sin dal novembre 2021, allorquando sono state pubblicate le famose pronunce dell’adunanza plenaria del Consiglio di Stato.

Lo strumento della concessione provvisoria potrebbe consentire di trascorrere serenamente la stagione estiva 2024 e di vedere ombrelloni e lettini degli stessi colori: a tal proposito suggerisco di utilizzare quelli rossoblù».

 

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