Esuberi al porto di Gioia Tauro, la riunione romana conferma i tagli

Rimane invariata la quota dei lavoratori in esubero e il ministero fissa su questa base le risorse per l'agenzia che dovrà assumere i portuali licenziati da Medcenter
di Agostino Pantano
19 ottobre 2016
22:18

Il numero dei lavoratori in esubero rimane ancora invariato e il ministero, a partire da questo livello considerato alto dai sindacati, procederà con la pianificazione del finanziamento triennale dell'Agenzia che dovrà assumere i portuali licenziati da Medcenter. E' questo l'esito della riunione, presso il dicastero dei Trasporti a Roma, convocata per la vertenza che riguarda i 442 operai del porto di Gioia Tauro che l'azienda terminalista considera in eccedenza strutturale nel suo organico, dopo 5 anni di cassa integrazione.

 


Il sindacato confederale unitario ha diramato una nota in cui ribadisce di voler trattare ancora con il terminalista “per ridurre il numero degli esuberi”, in un confronto che nei giorni scorsi si era interrotto causando il blocco selvaggio dello scalo per 47 ore. Al tavolo convocato dal direttore generale del ministero di Porta Pia, Ivano Russo, pare non sia mancata la tensione tra i tecnici del ministro Del Rio e vertici della Medcenter, rappresentati a Roma da Antonio Testi, il procuratore speciale nominato da poco - e fra mille sospetti - alla guida operativa del terminalista, in ragione della sua figura del tutto nuova nella storia del management gioiese, di colpo azzerato senza nessuna spiegazione pubblica.

 

«Da parte ministeriale - prosegue la nota sindacale - è stato confermato l'avvio dell'agenzia, che avrà una sua congrua dotazione finanziaria che coprirà il numero degli esuberi. Il Ministero ha dato un mese di tempo per riavvicinare le posizioni affinché si possono quanto più possibile ridurre le eccedenze del personale».

 

Sulla dotazione finanziaria del nuovo organismo pubblico da varare allo scopo di riqualificare e ricollocare gli operai che verranno licenziati, si è appreso che i tre ministeri coinvolti assieme a Invitalia, Regione e Autorità portuale, avrebbero stimato in 20.000.000 di euro le risorse da destinare per il primo anno, 15.000.000 per il secondo e 10.000.000 per il terzo.

 

Una cifra considerevole che potrebbe diminuire qualora le parti trovassero un accordo per la riduzione dell'esubero, svolta che al tavolo romano è stata caldeggiata anche dall'assessore regionale Francesco Russo.

 

«Nei prossimi giorni - conclude la nota - a tal fine continuerà il confronto in Azienda. L'Azienda ha confermato la disponibilità a trattare il numero degli esuberi cosi come dichiarato nel verbale del 14 ottobre».

 

Agostino Pantano

Giornalista
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