Lamezia Terme: Grandinetti scrive al prefetto Latella

Il Presidente del Consiglio comunale Francesco Grandinetti ha protocollato ieri una lettera indirizzata al Prefetto Luisa Latella per discutere la problematica della mancanza di credito per le imprese e famiglie che spinge all'usura.
di redazione
18 gennaio 2015
11:42

Lamezia Terme (CZ) - Il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Grandinetti ha scritto al nuovo Prefetto di Catanzaro Luisa Latella in merito alle problematiche relative alla concessione del credito da parte degli Istituti bancari a Lamezia Terme enonsolo. Constatata l'attualità dell'aggravarsi del cosiddetto "credit crunch" che potrebbe causare ulteriori aggravi nelle procedure di finanziamento a imprese e famiglie, Grandinetti ha invitato il Prefetto ad affrontare in apposita riunione  le tematiche relative ai rapporti banche-imprese-famiglie concordando con quanto dichiarato dallo stesso Prefetto nella sua prima uscita pubblica in cui ha evidenziato la necessità di collaborazione tra Istituzioni per prevenire il verificarsi di ulteriori fenomeni criminali e salvaguardare la sicurezza pubblica.

"E' evidente - afferma Grandinetti - che se in ambito bancario si consolida un sistema di chiusura e vessazione  rispetto a forme di finanziamento sia per le  imprese che per le  famiglie, allora si rischia che fenomeni illegali come l'usura prendano il sopravvento, in misura maggiore rispetto al presente, e s'inneschi una spirale pericolosa per la collettività.La disoccupazione è il fenomeno conseguenziale alla chiusura delle aziende ed alla mancanza di nuove iniziative imprenditoriali. Sia l'uno che l'altro fenomeno sono determinati dalla mancanza della concessione del credito da parte delle banche ai piccoli e medi imprenditori, commercianti, artigiani.  In più chi non riesce ad ottenere finanziamenti, per "salvare" la propria azienda si rivolge , decretando inconsapevolmente di fatto la propria fine, all'usura, fenomeno in crescita ed in mano in massima parte alla malavita organizzata. Le istituzioni non possono essere cieche davanti a tali gravi fenomeni.  Apprezzo lo spirito di prevenzione che anima l'operato di sua eccellenza il Prefetto e sono convinto che il suo appello alla collaborazione tra Istituzioni non ci deve lasciare indifferenti. Per queste ragioni avanzo la proposta di sedersi insieme anche con la collaborazione delle varie categorie interessate (compresi i disoccupati!) per valutare, anche con le competenze della Prefettura in materia bancaria, la fattibilità di qualsivoglia proposta che riesca ad avvicinare le banche al tessuto sociale ed economico della nostra regione in un'ottica di apertura alle esigenze di tutti e non solo di chi, già solido economicamente, non ha difficoltà a trovare, negli Istituti bancari, adeguate fonti di finanziamento. Anche la politica regionale deve trovare il modo di facilitare il compito nel volere dare le garanzie agli imprenditori calabresi attraverso  Fincalabra. Infatti anche per questo, pur essendo spesso Fincalabra "l'istituto attuatore" delegato dalla Regione, deve suo malgrado, sempre passare sotto le Forche Caudine delle banche incaricate alla valutazione del merito creditizio (drogato!) delle imprese richiedenti. Anche per questo spero e sono certo che il Presidente Oliverio metterà rimedio. Io penso che anche da una piccola città del sud possano nascere proposte serie che possono modificare, se condivise da più Istituzioni, il modus operandi per la concessione del credito alle imprese e famiglie".

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