Dubbi sull’opera

San Lucido, cemento friabile e crepe nella struttura: i nuovi loculi del cimitero destano perplessità

VIDEO | Nella città tirrenica si è acceso un dibattito riguardante la qualità di un lavoro in corso presso il camposanto. Ma il sindaco De Tommaso ha smorzato le polemiche: «È tutto sotto controllo»

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di Francesco Frangella
8 maggio 2024
07:00

A San Lucido, sul tirreno cosentino, si è acceso un dibattito riguardante la qualità di un lavoro in corso presso il camposanto. Il comune ha incaricato direttamente una ditta, senza procedura di gara d'appalto, per realizzare 40 nuovi loculi cimiteriali per circa 53mila euro di fondi pubblici. Tuttavia, l’opera, quasi completata, presenta criticità che sollevano dubbi sulla sua idoneità. Le nicchie funerarie sembrano essere state costruite con una malta cementizia che si deteriora facilmente al tocco e che, in più punti, presenta vistose crepe.

Tuttavia, il sindaco Cosimo De Tommaso, proprio in virtù dello stato di incompiutezza della struttura, confidando nella prosecuzione, a regola d’arte, dell’opera, ha spiegato che: «I lavori sono ancora in corso, sono stati affidati a seguito di una mancanza di partecipazione ad una gara e quindi direttamente ad una società del luogo. Questi lavori sono monitorati costantemente dall'ufficio tecnico e siamo nella piena normalità dei controlli. I controlli sono stati effettuati, il direttore dell'ufficio tecnico del Comune di San Lucido ha predisposto tutto ciò che era necessario predisporre e adesso nei prossimi giorni verificheremo anche il resto. Diciamo che rientra in quelle che sono le attività tecniche del Comune».


Secondo il documento dirigenziale che ha autorizzato l'ingaggio della ditta, questa è stata scelta per la sua competenza e la sua documentata esperienza pregressa, oltre possedere il livello di specializzazione necessaria, richiesto per il lavoro.

Tuttavia, ora che il progetto è quasi ultimato, sorgono dubbi significativi. Il tecnico comunale dovrà valutare se sarà necessario demolire l'opera, a causa del potenziale rischio di crollo e delle lesioni visibili e tangibili che potrebbero costituire un pericolo igienico-sanitario nel tempo. È infatti possibile che, attraverso le crepe nella struttura, possano essere rilasciati miasmi e fluidi corporei dei defunti che vi saranno sepolti per il loro eterno riposo.

«Se le preoccupazioni emerse ultimamente, dovessero trovare conferma, il lavoro sarà certamente da rifare - ha aggiunto il primo cittadino -  ovviamente a spese di chi, eventualmente, avrà commesso un errore. Però aspettiamo a dirlo, perché tutti i controlli sono stati effettuati già prima che venisse fuori la notizia. Il comune non si è sottratto a nulla, per questo noi siamo tranquilli».

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