Locri, l'affondo di Senese (Feneal Uil): «Il Governo sblocchi le opere incompiute»

Il segretario generale della sigla sindacale stamane davanti al cantiere del nuovo tribunale cittadino: «Subito un patto per rilanciare il territorio»

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di Ilario  Balì
27 novembre 2020
18:03

«Un Patto per la Calabria che sia utile a sbloccare i tanti cantieri incompiuti, far ripartire l’economia e rilanciare il territorio della Locride». Questa è la richiesta avanzata da Maria Elena Senese, segretario generale della FenealUil Calabria che, stamattina, è stata a Locri davanti al cantiere di quello che doveva essere il nuovo tribunale della città ma che, da anni, rimane una delle tante incompiute, insieme ai componenti della segreteria Vittorio Vattini e Gaetano Tomaselli e Domenico Lombardo della Uiltrasporti Calabria.


Per Maria Elena Senese, poi, «Ridurre il divario tra cittadini e territorio non è solo una priorità ma una vera opportunità, oggi, per riavviare seriamente e concretamente uno sviluppo forte e durevole, per riprendere a investire creando opportunità di lavoro buono, in particolare per i giovani di questa terra. Il Sud vive da troppi anni in condizione di persistente emergenza sociale. Due decenni persi per lo sviluppo che hanno innescato dinamiche sociali profonde. La fuoriuscita migratoria di massa anche di quelle componenti più qualificate. Bisogna agire con urgenza e determinazione affrontando l’emergenza all’interno di una strategia. Se è vero che il ritardo del Mezzogiorno rappresenta il primo limite allo sviluppo nazionale è vero anche l’opposto».

Per la FenealUil Calabria, e per Domenico Lombardo della Uiltrasporti Calabria che ha partecipato alla conferenza stampa: «Il completamento e la realizzazione delle opere strategiche, rappresenterebbero un vero e proprio passo avanti verso la modernizzazione dei nostri territori. È necessario che venga impressa una significativa accelerazione non solo agli interventi già programmati ma anche e soprattutto alla progettazione dell’alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria, insieme al completamento della elettrificazione della linea ionica».

«Noi - ha detto Maria Elena Senese - chiediamo a gran voce che la Strada statale 106 venga definitivamente completata. Il Governo centrale dovrà programmare l’utilizzo del “Recovery fund”. Soldi mai visti prima e che dovranno essere utilizzati per far uscire l’Italia dalla grave crisi economica in cui versa a causa della pandemia. Sicuramente per promuovere lo sviluppo dei territori più disagiati dovranno essere individuate delle importanti infrastrutture strategiche e pertanto si presenterà un’occasione più unica che rara per poter completare tutto il percorso della Statale 106 e per realizzare finalmente la trasversale Bovalino-Bagnara».

«Per recuperare questo lungo processo di disinvestimento - ha concluso Maria Elena Senese - c’è bisogno di un percorso di rilancio degli investimenti pubblici e privati. Per un Sud connesso e inclusivo è necessario infittire ed ammodernare le infrastrutture materiali e immateriali, per fare uscire dall’isolamento alcune aree della nostra regione e i cittadini che ci vivono. Potenziare la rete ferroviaria e la mobilità interna. Quindi non solo portare a compimento tutte le incompiute, non solo programmare la manutenzione, l’adeguamento e la messa in sicurezza ma avviare quelle nuove opere necessarie a rendere efficiente e competitiva la Calabria».

Giornalista
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