Grand Terroir

Tra le colline di Donnici, terra degli Enotri e dei Bruzi: intervista a Ippolito Spadafora

VIDEO | La storica cantina dell'area Dop del territorio collinare che si estende alle porte di Cosenza con le sue etichette nel corso degli anni si è affermata sia in Italia che all'estero

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di Massimo Tigani Sava
5 maggio 2024
15:15

Al Vinitaly edizione 2024 per lanciare il sistema Grand Terroir® (www.grandterroir.it) che fa capo al Network LaC e per incontrare alcuni dei protagonisti della vitivinicoltura calabrese presenti all’importante kermesse internazionale. Ippolito Spadafora è alla guida della Spadafora 2015, storica cantina dell’area Dop di Donnici, territorio collinare alle porte del capoluogo bruzio, da qualche tempo confluita nella Dop Terre di Cosenza per cui la Donnici è diventata una sottozona.

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Tra le etichette più conosciute di una cantina che si è affermata sia in Italia sia all’estero, la “1915” (vino rosso, a base di vitigni autoctoni Magliocco Dolce e Greco Nero coltivati ad alberello); “Telesio”, un omaggio al grande filosofo naturalista cosentino (vino rosso, vitigni Magliocco Dolce, Greco Nero, Malvasia); “Nerello” (vino rosso che risulta da un blend tra Nerello, detto anche Calabrese, e Greco Nero); “Rosaspina” (vino rosato, Greco Nero in purezza); “Pandosia”, omaggio all’antichissima città-capitale degli Enotri (vino bianco, Pecorello in purezza); “Madreperla” (vino spumante brut, bianco, blend di vitigni autoctoni).


 

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