Nuove realtà

La Calabria ha bisogno di imprese coraggiose, di lavoro e di numeri: a Gizzeria l’esempio positivo del CarryGo

Un punto di riferimento anche per le aziende agroalimentari del territorio in una logica di valorizzazione della filiera corta

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di Massimo Tigani Sava
18 maggio 2024
10:03

La Calabria ha più che mai bisogno di lavoro produttivo, di imprese impegnate a sfidare i mercati, di investimenti per costruire aziende competitive, moderne e all’avanguardia anche dal punto di vista tecnologico. La crisi demografica che investe l’intero Sud Italia, con intere generazioni di meridionali che abbandonano la terra d’origine in cerca di condizioni economico-sociali più accoglienti, nonché i tanti record negativi che periodicamente richiamano l’attenzione su emergenze di tipo strutturale, si combattono efficacemente credendo nel valore dell’impresa.

A Gizzeria abbiamo seguito, alla presenza di numerosi imprenditori del comparto agroalimentare e non solo, l’inaugurazione del CarryGo Food Service, una struttura enorme, complessa, articolata, organizzata, funzionale, rivolta alla clientela business (ogni forma possibile di ristorazione e di rivendita di cibo e di bevande, nonché di tutto ciò che ruota attorno a questo fondamentale comparto).


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 Ben settemila metri quadri attrezzati in modo esemplare per proporre carni e pesci freschi (anche vivi), ortofrutta di ogni tipo, pasta e prodotti da forno, salumi, formaggi, succhi, conserve, latte, caffè, liquori, bibite, dolciumi, cioccolato, oli, confetteria, surgelati… per finire ai coltelli e alla carta da forno: migliaia di referenze tra le migliori marche, con prezzi all’ingrosso, logistica ottimale, personale specializzato pronto a dare supporto e consigli. Per tutte le tasche, per tutti i gusti.

Numerosi i posti di lavoro creati, soprattutto per giovani e donne, e una straordinaria apertura alle filiere agroalimentari del territorio, sposando la filosofia del chilometro zero. Un motore propulsivo per le produzioni locali, quindi, oltre che una piattaforma commerciale, capace di esaltare nel modo giusto le specialità di terra e di mare di una regione ricca di proposte: da quelle di nicchia a quelle di realtà più solide e affermate.

Un presidio per una Calabria che fa sistema, e che però non si chiude in se stessa ma accetta la sfida della competizione, del confronto virtuoso. E non è tutto. Un’enoteca molto elegante, arricchita da migliaia di etichette e dotata di un ampio spazio per la ristorazione, si propone anche come momento di elaborazione culturale ed è aperta a tutto il pubblico dei consumatori, e quindi non solo alla clientela business. Il vino, con accanto champagne, spumanti, liquori, distillati, amari, ha una caratteristica riconosciuta da tutti: è uno strumento ottimale per raccontare i territori, per spiegarli, per invogliare a conoscerli e a visitarli. Questa suggestiva enoteca di Gizzeria, se saprà utilizzare al meglio gli strumenti della comunicazione integrata, potrà diventare un punto di riferimento anche a livello meridionale.

Il Carry Go Food Service è collocato in una posizione baricentrica, vicino a due uscite autostradali e a pochissima distanza sia dall’aeroporto internazionale di Lamezia Terme sia dalla stazione centrale ferroviaria di Sant’Eufemia. Ampi parcheggi agevolano l’accesso alla struttura.

Ritorniamo all’incipit: la Calabria ha bisogno di lavorare sodo guardando a standard elevati, di fare numeri, di attrarre acquirenti e consumatori anche da fuori regione, di credere nella specializzazione, nella competenza, nella meritocrazia, di spiegare ai giovani che non sono i “posti” gestiti in modo clientelare a salvare una comunità. Posti improduttivi peraltro sempre più rari e riservati a pochi cinici “figli di papà” o alle code nauseanti di un sistema marcio. Ho scritto sempre che il vero cancro della Calabria asservita alle logiche feudali è lo scambio di voto legato all’elargizione di lavoro e di stipendi, o di promesse di occupazione spesso non mantenute. Vedere tanti giovani e donne, a Gizzeria, così come senz’altro accade in altri luoghi da ergere ad esempi positivi, indaffarati e motivati, impegnati nel fornire servizi avanzati, mi ha riempito il cuore di speranza.

L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro: questo è il pilastro principale sul quale i Padri Costituenti hanno costruito il Progetto Sacro degli Italiani. Il lavoro che emancipa, nobilita e rende liberi. Il Network di LaC, che ha creato il sistema Grand Terroir®  per sostenere il tessuto produttivo con la forza della comunicazione integrata, auspica che questa nuova esperienza, assieme alle numerose altre che arricchiscono una Calabria comunque in movimento, possa proporsi da subito come una realtà positiva e come motore di sviluppo. Desertificazione e povertà diffusa generano solo asservimento e alimentano sfiducia disarmante nei confronti del patto costituzionale che ai cittadini italiani garantisce un diritto irrinunciabile su tutti: il lavoro!

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