Il rumore del gusto: a Rosarno la pizza in teglia di Angelo Astorino

A Rosarno arriva la pizza che fa “crunch” ed è anche buona. È vero che viviamo nell’era dove è difficile non saper fare una pizza, ma in pochi ti sanno sorprendere e dare un'emozione.  Uno di questi è il giovanissimo Angelo Astorino, 24 anni di pura passione per i lievitati e l’arte bianca della panificazione e pizza in teglia. Uno dei più giovani allievi dell’Accademia Nazionale Pizza Doc, dopo aver vinto il campionato italiano dello stesso nel 2019 e fedelissimo allievo del maestro Vincenzo Fotia di Siderno (RC) dove da qualche mese lo stesso Angelo lavorava. 

Passione e semplicità, questi sono i segreti di Angelo Astorino, che ormai da anni pratica il mondo pizza, e cosi dopo diverse esperienze ritorna nella sua Rosarno, piazzando la prima attività di pizza in teglia, rosticceria e pizza in pala. Sono andato a trovarlo personalmente e dopo una chiacchierata ho capito che Angelo sta diventando anche un giovane imprenditore, non vuole fare passi affrettati ed evitare investimenti sbagliati, imparando i gusti del territorio, portando novità alle persone della sua città senza stravolgere il concetto di pizza già conosciuto. 

“Un passo per volta, arriverò a portare un concetto di pizza in teglia nuovo, sicuramente rivoluzionario, ma non da subito, bisogna far capire alle persone che la pizza è un’arte e la Calabria con i suoi prodotti ha tanto da dimostrare, è una vera e propria eccellenza da far conoscere e valorizzare a tutti”.  Anche sulle pizze Angelo dimostra che con semplicità si può offrire un gran prodotto, come ad esempio la pizza parmigiana, con gli ultimi superstiti di melanzane di stagione rigorosamente fritte. Una pizza che sa di casa e sa di Calabria, bella sostanziosa.  Ma se devi giudicare una pizza devi farla dalla margherita, pomodoro eccezionale, ma la broccoli e salsiccia bianca è stato un tuffo nel passato, un pranzo in famiglia direttamente raccontato su un trancio di pizza. 

Friabile, croccante, leggera…questa è la pizza di Angelo Astorino.