Gli Intoccabili: intervista a Massimo Ciancimino

L’intervista di Klaus Davi a Massimo Ciancimino, figlio del politico-mafioso siciliano Vito, andata in onda nel corso della terza puntata de Gli Intoccabili
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di Redazione
7 giugno 2016
11:25

Mafia: Ciancimino Cosa Nostra pagava il pizzo alla ‘Ndrangheta perche la temeva

“Tutto quello che Cosa Nostra non controllava direttamente o non riteneva di dover discutere ulteriormente oltre i loro vertici, preferiva accantonarlo subito,  pagando il dovuto e  levandosi i problemi davanti”. Sono le rivelazioni che Massimo Ciancimino, figlio di don Vito, ex sindaco mafioso di Palermo, ha rilasciato  al programma “Gli Intoccabili” condotto da Klaus Davi sull’emittente calabrese LaC Tv (http://www.lactv.it).

“Posso rivelare quello che ho vissuto in prima persona ma valeva per tutta l’associazione. Mio padre diceva sempre piuttosto che avere a che fare con gli ndranghetisti è meglio pagare, pagare, pagare. Accettiamo le loro condizioni ma non trattiamo. I calabresi erano pericolosi non li voleva al fianco, a nessun tavolo di trattative. Mio padre ne temeva la pericolosità non solo famigliare  ma anche  singola. Ogni singolo calabrese era pericoloso”, ha spiegato Ciancimino nel corso dell’intervista, durante la terza puntata del programma e che è possibile vedere al seguente link https://www.youtube.com/watch?v=LdzAsfw0_eA. “Tutto quello che mio padre non riusciva a controllare gli faceva paura e quindi pagava.- prosegue Ciancimino - Se c’erano dei cointeressi su opere edilizie, ad esempio su appalti legati ai lavori della Salerno Reggio Calabria, pagava il pizzo. La prima quota che doveva eliminare era la loro. «Accontentiamo i calabresi e leviamoceli di torno» diceva”.


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