Cinquanta dosi sono state somministrate simbolicamente nella stessa stanza in cui Mattia Maestri fu sottoposto al primo tampone, con cui fu accertata la presenza del virus in Italia
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Prime vaccinazioni anche in alcuni luoghi simbolo della pandemia in Italia. A Codogno oltre 1.400 operatori sanitari hanno aderito alla campagna e si vaccineranno. Lucia Premoli, infermiera della Rianimazione tra gli operatori che hanno assistito il 'paziente 1' Mattia Maestri, è la prima ad essere stata vaccinata contro il Covid nel presidio ospedaliero del Lodigiano simbolo della pandemia.
L'infermiera ha ringraziato la sua azienda per «l'opportunità che mi ha offerto: essere di esempio per tutti i miei colleghi. Non abbiamo altra strada da percorrere - sottolinea - per tornare a una vita normale».
«Anche lo scorso 20 febbraio c'era il sole, era una giornata tersa, ma oggi la luce è di speranza». Così Annalisa Malara, l'anestesista dell'ospedale di Codogno che per prima scoprì la presenza del Covid in Italia. «Siamo stati i primi sanitari ad essere coinvolti da questo terribile virus, per me come per tutta la mia equipe fu uno choc. Con la giornata di oggi si chiude finalmente un cerchio», dice la dottoressa, che non potrà vaccinarsi perché è stata da poco sottoposta all'antinfluenzale. «Lo farò non appena possibile - precisa - perché è un'arma fondamentale».
I vaccini vengono somministrati proprio nella stanza della Rianimazione in cui è stato effettuato all'uomo il tampone, il primo in tutta Italia. «Abbiamo voluto unire simbolicamente i due eventi - spiega il direttore generale dell'azienda sanitaria Salvatore Gioia - il primo tampone e la prima vaccinazione, qui a Codogno, per dare un senso di prosecuzione nella lotta al virus, cominciato in un momento in cui si sapeva ben poco e arrivato a un punto in cui le conoscenze sono diventate tali da portare al vaccino e di debellare il Covid».
La prima ad essere vaccinata, l'infermiera Lucia Premoli. Poi Stefano Paglia, primario del pronto soccorso e da pochi giorni nominato responsabile del Dipartimento Emergenza Urgenza dell'Asst di Lodi, e Massimo Vajani, presidente dell'Ordine dei Medici di Lodi e medico di base. In tutto ad essere vaccinate oggi 50 persone, tra cui non figurano per motivazioni mediche - una ha fatto l'antinfluenzale da poco, l'altra ha contratto il virus - Annalisa Malara e Laura Ricevuti, le due dottoresse che forzando i protocolli lo scorso febbraio identificarono il paziente 1.