Genitori non pagano la mensa della scuola, tonno e cracker alla bimba

La famiglia, di origine straniera, non era in regola con i buoni pasto. L’episodio a Verona

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8 aprile 2019
20:14
Mensa
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Una scatoletta di tonno e un pacchetto di cracker a mensa, a differenza dei suoi compagni, perché i genitori, di origine straniera, non sono in regola con il pagamento dei buoni pasto. L'episodio, accaduto pochi giorni fa a una bambina delle scuole elementari di Minerbe (Verona) - e rivelato dal quotidiano L'Arena - è stato denunciato dalla segreteria provinciale del Partito democratico, che parla di "scelta discriminatoria" da parte dell'amministrazione comunale a guida leghista. La scelta sarebbe stata concordata tra i gestori della mensa e il Comune, di cui è sindaco il leghista Andrea Girardi, dopo inutili solleciti al pagamento verso la famiglia. Una decisione che avrebbe anche turbato la piccola, che ha pianto quando si è vista servire un pasto diverso, e ridotto, dai compagni. Altri casi del genere si sarebbero verificati anche alla fine del 2018, e in qualche caso le insegnanti avrebbero rinunciato al proprio pasto per darlo ai bambini indigenti.  

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