Decisione rinviata

Mes, la maggioranza rimanda tutto a dopo l’estate: altri 4 mesi per la ratifica che logora il centrodestra

Presentata alla Camera la sospensiva sulla discussione del Meccanismo Europeo di Stabilità. Lo stop al ddl annunciato da Fratelli d'Italia per «procedere con maggiori approfondimenti»

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di Marcella Mastrobuono
30 giugno 2023
13:07
Camera dei Deputati
Camera dei Deputati

«Si ritiene opportuno procedere con maggiori approfondimenti del funzionamento del Mes vista la delicatezza degli argomenti trattati». Annuncia così Andrea Di Giuseppe, deputato di Fratelli d’Italia, che la maggioranza ha deciso di rimandare a dopo l’estate la discussione e ratifica del Mes. I Gruppi di centrodestra hanno presentato alla Camera la questione sospensiva per 4 mesi del ddl di ratifica del Mes, che ieri aveva avuto il via libera dalla Commissione Esteri disertata dalla maggioranza.  

Il Meccanismo Europeo di Stabilità, il cosiddetto Fondo Salva-Stati creato nel 2012, serve ad aiutare i Paesi dell'Eurozona con gravi problemi finanziari. Non è finanziato direttamente dai contribuenti, ma raccoglie fondi sul mercato dei capitali e mediante transazioni sul mercato monetario ed ha una capacità di prestito fino a 500 miliardi di euro. L'Italia ha già versato al Fondo 14,33 miliardi, terzo dietro Germania e Francia, ma è l’unico Paese dell’area Euro a non averlo ancora ratificato. La Lega, oggi assente alla Camera, spingeva per posticipare addirittura a dicembre la discussione in Parlamento, ma il Centrodestra si è dovuto accontentare di 4 mesi. Bruxelles vuole una decisione inderogabile entro fine anno, in modo che il meccanismo entri in vigore a gennaio 2024.


Alla Camera le opposizioni protestano. «Sul Mes si è attivata una delle più grandi campagne di disinformazione mai messa in campo nella storia del nostro Paese» ha detto Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Europee «È falso che la sua revisione autorizza un prelievo forzoso sui conti correnti, che attiva una sorveglianza macroeconomica permanente, che toglie poteri in materia di governance economica. A segnalare i suoi effetti positivi per l’Italia è lo stesso capo di gabinetto del ministro all’Economia, Giancarlo Giorgetti. È il Ministero da voi presieduto a chiedere che la riforma sia ratificata. Non ci rafforza questo tira e molla nelle trattative, non ci rafforza nei negoziati per la revisione del Pnrr. Ci rende al contrario molto più deboli e poco affidabili. Ogni giorno che passa è un mattoncino in meno di credibilità dell'Italia sui tavoli europei».

«Più che un pacchetto stiamo prendendo un pacco» ha commentato il leader di Italia Viva Matteo Renzi «Meloni sta sbagliando approccio, anziché preoccuparsi del futuro dell'Europa deve mettere la bandierina ideologica di dire ho sempre detto no al Mes: è solo questione di tempo, prima o poi dovrà dire di sì». Benedetto Della Vedova, deputato di +Europa, commenta: «Meloni è incapace di decidere, chiede alla Camera una sospensione della discussione di quattro mesi. Non è un Nno coraggioso, è solo un rinvio non si capisce per cosa. L'indecisione al potere. Così Meloni fa uscire l'Italia dai paesi guida della Ue e danneggia il Paese».

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