73esimo giorno di guerra

Ucraina, Zelensky apre alla cessione della Crimea per raggiungere la pace. Critica la situazione ad Azovstal - LIVE

Il presidente ucraino: «Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati». Intanto nell'acciaieria a Mariupol si vivono ore drammatiche

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di Redazione
7 maggio 2022
07:00
Il presidente Zelensky
Il presidente Zelensky

L'Ucraina sarebbe disposta ad accettare un accordo di pace di compromesso con la Russia se le forze di Mosca si ritirassero sulle posizioni del 23 febbraio». Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky, intervenendo in video alla Chatham House, think tank britannico con sede a Londra, e lasciando intendere che almeno per ora Kiev non pretenderebbe la restituzione della Crimea, annessa dai russi nel 2014.

«Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati», ha poi precisato, evitando di avanzare richieste pure su quella parte del Donbass fra Donetsk e Lugansk sottratta a sua volta al controllo di Kiev dal 2014.


Intanto, è sempre più critica la situazione dell'acciaieria di Azovstal a Mariupol paragonata all'inferno dal premier ucraino Zelensky e dal segretario delle Nazioni Unite.

«La cosa peggiore è che abbiamo ancora civili nei rifugi antiaerei», ha detto, precisando che «ultimamente, dopo un pesante bombardamento sono morti 2 civili e penso 10 feriti».Sono cinquanta i civili evacuati oggi dall'acciaieria Azovstal di Mariupol. Lo affermano le autorità di Kiev, mentre i media russi hanno dato notizia di 51 evacuati in tutto, compresi alcuni bambini. I corridoi umanitari resteranno ora chiusi fino a domani mattina, nell'ultimo giorno del cessate il fuoco annunciato da Mosca, sottolinea la Tass.

Una manifestazione delle mogli dei militari ucraini sotto assedio nell'acciaieria Azovstal di Mariupol che chiedevano negoziati con i russi per ottenere l'evacuazione dei mariti, è stata dispersa dalla polizia a Kiev, secondo quanto riferisce il Guardian. Gli agenti hanno inoltre consegnato cartoline per l'arruolamento nell'esercito agli uomini che erano presenti al raduno. Una cinquantina di persone si erano radunate, nonostante il divieto delle autorità, nella piazza dell'Indipendenza, per chiedere che le trattative per l'evacuazione non riguardino solo i civili, ma anche gli uomini in armi, tra cui membri del Reggimento Azov.

Il presidente americano Joe Biden firmerà lunedì 9 maggio, giorno in cui in Russia si celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, la legge che velocizzerà la fornitura di armi all'Ucraina.

7 MAGGIO

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