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di Francesca Giofrè
1 luglio 2023
06:30

Le spiagge più belle e meno conosciute della Calabria: benvenuti in paradiso

Alcune sono raggiungibili solo via mare o per ripidi sentieri, altre sorgono all'ombra di un castello o di “montagne” bianche. Angoli selvaggi e ricchi di fascino disseminati lungo i quasi ottocento chilometri di costa della punta dello Stivale

Destinazioni
Lo scoglio
Lo scoglio "ippopotamo" a Coccorino

Tropea con lo scoglio di Santa Maria dell’Isola, San Nicola Arcella con l’Arcomagno, Le Castella con la fortezza che sembra sbucare dall’acqua. Sono forse le spiagge più famose e iconiche della Calabria, quelle più frequentate e immortalate nelle foto di turisti che arrivano da ogni dove. Ma la nostra regione di coste ne ha quasi ottocento chilometri e la scelta per chi ama il mare è davvero vasta, dal versante tirrenico a quello ionico, dalle alte scogliere alle distese di sabbia a perdita d’occhio. Una bellezza sottolineata anche dai nomi attribuiti ad ogni porzione di terra bagnata dal mare, dalla Costa degli Dei a quella dei gelsomini, passando per la Costa degli aranci o per quella dei cedri, fino alla Costa viola. Ce n’è davvero per tutti i gusti e, accanto alle spiagge più famose, non mancano veri e propri angoli di paradiso meno conosciuti ma altrettanto affascinanti. Scopriamoli insieme!

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Spiaggia di Coccorino

Rimaniamo lungo la Costa degli Dei con la spiaggia di Coccorino, frazione di Joppolo al confine con Santa Maria di Ricadi. Piccola e immersa nella macchia mediterranea, appena arrivati ci trova davanti a un tratto sabbioso in cui non mancano però anche sassi piccoli e grandi. Ma la vera sorpresa la si ha quando ci si “arrampica” sulla scogliera e si arriva dall’altro lato della spiaggia, verso sud. Insenature, grotte, la sabbia che qui lascia completamente spazio agli scogli che bagnati dall’acqua del mare diventano lucenti. Caratteristico lo scoglio dell'ippopotamo, chiamato così perché sembra raffigurare proprio lo stesso animale nell'atto di uscire dall'acqua. In questa parte della spiaggia un tempo le donne venivano a raccogliere il sale che il mare, ritirandosi, lascia sulle pareti di grotte e rocce.

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