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Evento TropeaDal trekking a dorso di mulo ai capolavori di Aspromonte, i nostri consigli per il weekend del 25 aprile
Escursioni, visite guidate a castelli abbandonati e tanto altro ancora nella nostra guida per il giorno della Liberazione: tra food, concerti e impegno civile, ecco gli impegni da non perdere
Complici le date del calendario, che quest’anno permetteranno un lungo ponte tra fine settimana e festeggiamenti per il 25 aprile, in Calabria saranno numerosi gli eventi che si svolgeranno nei prossimi giorni, all’insegna della natura, della musica, del cibo, e soprattutto della resistenza, con trekking, passeggiate, concerti, e rituali. Ne abbiamo selezionato qualcuno ai quali potete prendere parte, che sarebbe un peccato perdere.
A Zungri la giornata esperienziale del pane
In occasione della festa della liberazione a Zungri, a Vibo Valentia, si potrà vivere una giornata esperienziale durante la quale imparare ad impastare il pane, visitare le bellezze del luogo e sfornare e mangiare il pane caldo. L’evento è organizzato dall’associazione Asfalantea, che promuove itinerari, eventi culturali ed enogastronomici alla scoperta dei valori e dei sapori di un tempo affinché le tradizioni del passato non vengano dimenticate. La giornata si svolgerà in un insediamento rurale di Zungri, in contrada Raìsina, durante la quale i partecipanti avranno l’occasione di prendere parte a tutte le fasi di lavorazione e di preparazione del pane, eseguita dalle massaie secondo l’antico procedimento e con l’utilizzo di un lievito madre tramandato di famiglia in famiglia da più di 90 anni. E mentre il pane è lasciato a lievitare, i partecipanti potranno visitare vari siti di interesse della zona: l’insediamento rupestre delle Grotte di Zungri, conosciute anche come città di pietra, i portali dipinti da artisti locali che si trovano nel piccolo borgo storico, e la mostra di sculture e dipinti realizzati dal maestro Michele Zappino, artista e scultore di Zungri. Si rientrerà poi nuovamente in località Raìsina per assistere all’infornata del pane con l’assaggio della “pitta” avanti forno, e provare il banchetto dei “sapori alla contadina” a chilometri zero. Il tutto accompagnato da canti, “cunti” (racconti) e balli autoctoni.
