OMICIDIO FORTUGNO, DALLA CASSAZIONE ERGASTOLO PER MARCIANO’

L'ex caposala dell'ospedale di Locri farà compagnia a Salvatore Ritorto, Giuseppe Marcianò e Domenico Audino, per i quali i giudici del 'Palazzaccio' non avevano disposto il rinvio.
9 luglio 2014
00:00

ROMA - La sentenza è definitiva. Il caso è chiuso. Francesco Fortugno ha avuto giustizia, in modo netto, totale e defintivo. I giudici della Corte di Cassazione si sono pronunciati nella serata di ieri questa volta senza lasciare nulla in sospeso.

 


Il mandante. E’ Alessandro Marcianò  per i magistrati del “Palazzaccio” il mandante dell’omicidio di Francesco Fortugno. L’ex vicepresidente della giunta regionale, al tempo di Agazio Loiero, venne assassinato il 16 ottobre 2005.

 

Le prime condanne. Per quel fatto di sangue, poco meno due anni addietro, correva il mese di Ottobre 2012, la Corte di Cassazione aveva confermato il carcere a vita inflitto nei due precedenti gradi di giudizio per  Giuseppe Marcianò, Salvatore Ritorto e Domenico Audino, annullando con rinvio  la condanna di Alessandro Marcianò.  A non convincere pienamente i giudici le motivazioni della sentenza d’appello. Ne è venuto fuori una specie di processo Bis, concluso con la conferma dell’ergastolo anche per l’ex caposala dell’ospedale locrese.  

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