REGGIO, UCCISERO BRIGADIERE DEI CARABINIERI CONDANNATI A 30 ANNI DI CARCERE

L'omicidio 24 anni fa a Bovalino. La Corte d'Assise d'Appello di Reggio Calabria ha accolto le richieste dell'accusa
16 giugno 2014
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REGGIO CALABRIA – Trenta anni di carcere ciascuno per aver assassinato Antonino Marino, comandante della stazione dei carabinieri di Platì. Francesco Barbaro, 58 anni, e Antonio Papalia, 75 anni, sono stati riconosciuti colpevoli dell’omicidio del brigadiere dell’Arma ucciso il 9 settembre del 1990 a Bovalino. Lo ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria chiudendo dopo 24 anni questo doloroso capitolo. I giudici hanno accolto la richiesta di condanna formulata dalla Procura Generale della Repubblica. Il comandante della stazione dei carabinieri di Platì fu ucciso - queste le motivazioni addotte dalla Corte - per la solerzia e l’impegno con cui svolgeva il suo lavoro. marino fu assassinato a colpi di pistola mentre stava seguendo una processione religiosa in compagnia della moglie e del figlio di due anni. Nell'agguato il bambino è rimasto lievemente ferito. Le indagini sull'omicidio del brigadiere furono chiuse nel maggio del 2012. Determinanti le rivelazioni di un collaboratore di giustizia che ha indicato in Giuseppe Barbaro - presunto esponente di spicco dell'omonima cosca di Platì - il mandante dell'omicidio. 

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