Torano ancora blindata, Corbelli pronto a presentare querela alla Procura

Il leader del Movimento Diritti Civili: «Chiedo solo alla magistratura competente di valutare se per la vicenda della ingiustificata e immotivata chiusura di Torano»

8 maggio 2020
13:43

«Il comune calabrese di Torano Castello (con zero contagi nella popolazione di quasi 5000 abitanti, al di là dei pochi casi dei positivi, dipendenti e familiari, collegati tutti alla Rsa Villa Torano e, per fortuna, in molti già guariti) da 23 giorni, dal 14 aprile, è dichiarato zona rossa (l’unica rimasta in Calabria, una regione che ha quasi azzerato i contagi!), è un paese immotivatamente chiuso e blindato, con tutta la popolazione imprigionata in casa, con gravissimi disagi per le famiglie, i bambini, i malati, gli anziani, i disabili e i lavoratori tutti! È un comune posto sotto assedio sulla base di un dato falso, sul numero reale dei contagiati del nostro comune (dato che è stato raddoppiato rispetto ai numeri reali: 80 rispetto alla quarantina di positivi), così come viene riportato nella motivazione dell’ordinanza della Presidente della Regione, Jole Santelli, che domenica scorsa ha ingiustificatamente prorogato la zona rossa sino a domenica 10 maggio.

 


Per questo, dopo aver in tutti questi giorni, cercato in ogni modo, con un continuo, rispettoso scambio di messaggi, di far capire alla Governatrice Santelli la grande ingiustizia e la gravità della situazione (l’ultima volta questa mattina con un nuovo messaggio che le ho mandato) ho deciso, per difendere i diritti calpestati della nostra comunità, di presentare, personalmente, un minuto dopo che sarò di nuovo un cittadino libero, alle competenti Procure della Repubblica di Cosenza e di Catanzaro una denuncia querela, ipotizzando i reati di sequestro di persona aggravato, abuso di potere, falso ideologico, danni morali e materiali».

 

 

È quanto afferma, in una nota, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli. «Sono e resto un garantista convinto e non condanno anzitempo nessuno. Chiedo solo alla magistratura competente di valutare se per la vicenda della ingiustificata e immotivata chiusura di Torano si siano consumati dei reati, da me ipotizzati, e nel caso individuare i vari responsabili, ai diversi livelli, e procedere contro di loro. Dico solo che per una vicenda simile, grave, ma sicuramente meno di questa di Torano, ovvero il sequestro per una settimana di una nave di migranti, l’ex ministro Salvini è a processo a Catania per sequestro di persona aggravato. Su Fb documento tutta la lunga storia, i documenti ufficiali, i diversi appelli e denunce, dimostro a grande ingiustizia, il dato falso fornito dall’Asp di Cosenza, sul numero dei contagiati del comune di Torano : 16,52 ogni mille abitanti, secondo l’Asp, ovvero una ottantina, essendo il nostro un comune di quasi 5000 abitanti; la metà invece stando al dato reale, come pubblicato sul bollettino ufficiale quotidiano del comune, 40; oggi anche di meno con i primi guariti. Questo perché gli altri quaranta contagiati della struttura, conteggiati e addebitati al comune di Torano, sono invece pazienti da anni ricoverati nella Rsa Villa Torano e di provenienza dei 14 comuni del circondario. Con questo dato falso hanno giustificato la chiusura di Torano, decretando di fatto la reclusione in casa per un intero comune di 5000 abitanti. Hanno posto sotto assedio, con posti di blocco ovunque (come se fossimo un paese di mafiosi e latitanti da catturare!) solo il nostro comune, anziché chiudere la Rsa, luogo del contagio, che interessa altri 14 comuni del circondario e sorge in un luogo isolato, al confine con il comune di Bisignano, a dieci km di distanza da Torano Castello, paese immune dal contagio. Questo purtroppo continua ad accadere ancora oggi con l’agonia della vergognosa prigionia per l’intera popolazione!».

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