Rete dei beni comuni

Paola, la minoranza pronta a stilare un primo bilancio: «Bisogna rimodulare i servizi e abbassare le tasse»

VIDEO | Ormai stabile punto di riferimento per gran parte del centrosinistra paolano, il movimento farà il punto sulla sua attività il prossimo 29 dicembre ad un giorno di distanza dall’ultimo consiglio comunale dell’anno (che si annuncia infuocato)

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di Francesco Frangella
26 dicembre 2022
21:00

Dalla sede di Viale dei Giardini, già base del movimento durante la recente campagna per le amministrative, l’ex candidato a sindaco – oggi capogruppo di minoranza – Andrea Signorelli, ha fatto il punto sull’attività svolta da “Rete dei Beni Comuni”, compagine che in coalizione con “Rigeneriamo Paola” ha sfiorato l’impresa del doppio seggio consiliare.

L'assemblea del 29 dicembre

In vista dell’assemblea generale del prossimo 29 dicembre, che si svolgerà a partire dalle ore 18 nell’auditorium del complesso Sant’Agostino, l’esponente più rappresentativo di Rbc ha voluto estendere il suo invito a partecipare a tutti. «La nostra linfa sono i cittadini – ha detto Signorelli in un passaggio – e noi ci rivolgiamo a loro».


«Rbc esiste proprio perché ci sono delle istanze che necessitano di rappresentazione – ha proseguito il capogruppo nell’aula “Lo Giudice” – in questi anni siamo stati spettatori di un'evoluzione della politica ma, sostanzialmente, poco è cambiato nel nostro comune. Ci ritroviamo ad avere a che fare con gli stessi interlocutori di 5 anni fa. La nostra proposta politica, in sede di elezioni comunali, era finalizzata ad una rigenerazione della politica, che poi avrebbe comportato anche una rigenerazione dell'intera comunità. È mancato il coraggio, e questo mi dispiace molto».

Dalle tasse alla questione Rfi

Nello specifico dell’assemblea, Signorelli ha anticipato che «verrà fatto il punto di questi primi sei mesi di consiliatura, che ci hanno visti impegnati nell'ascoltare diverse questioni, diverse tematiche, non da ultime quelle che riguardano il bilancio, tasse e imposte Tari e Imu,  in particolare quella sui terreni. Non sono stati sei mesi facili, perché, per chi come noi ha una visione della politica che è partecipazione; è servizio; confrontarci con un ambiente che è sostanzialmente rimasto sempre uguale a se stesso, ha prodotto una serie di incomprensioni. La nostra attività è sempre stata finalizzata a favorire il dialogo – ha proseguito il consigliere – ma è soprattutto trovare delle soluzioni per le questioni che contano, e in particolare le questioni di tasse, ma anche la questione Rfi o l'acquisizione di Badia al patrimonio comunale, che come si sa è una battaglia che abbiamo condotto negli anni precedenti. Abbiamo mantenuto fede ad una promessa fatta in campagna elettorale, che è quella di monitorare e quindi valutare di volta in volta e l'azione di governo in città».

A proposito di quest’ultimo argomento, una sicura occasione per valutare l’azione di governo dell’amministrazione guidata da Giovanni Politano, Andrea Signorelli dovrebbe avercela nella giornata precedente l’assemblea generale, il 28 dicembre, quando l’aula “Lo Giudice” sarà teatro consiliare del commiato a questo 2022 denso di colpi di scena.

«Sul bilancio sentiamo tutto il peso della responsabilità – ha detto perentoriamente Signorelli – perché come sappiamo, è l'atto principale del nostro comune. Noi, in più occasioni, abbiamo avuto modo di mettere in guardia i nostri amministratori sulle conseguenze negative di piani tariffari completamente sballati, non in linea con le previsioni inserite nel bilancio. Le famiglie sono oppresse da una tassazione eccessiva e questi i primi mesi di amministrazione, di nuova consiliatura, sarebbero stati utili per proporre una modifica sostanziale dei servizi. Abbiamo perso e continuiamo a perdere tempo, e la città rischia di subire e le conseguenze negative di scelte sbagliate. Come forza di opposizione, oltre che proporre e sottoporre, all'attenzione di chi ci governa, una visione differente, siamo determinati ad andare avanti e soprattutto a dare rappresentanza a tutte quelle che sono delle proposte utili per lo sviluppo della nostra collettività, e tra i primi punti dovranno esserci per forza la rimodulazione dei servizi e l’abbassamento delle tasse».

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