Doccia fredda

Risorse idriche, la banca che ha in pegno le azioni Sorical potrebbe ostacolare la nascita della Multiutility

Attesa per l'incontro alla Cittadella tra il presidente Roberto Occhiuto e i sindaci calabresi sulla nascita dell’agenzia regionale che dovrà gestire acqua e rifiuti. Ma l’istituto bancario tedesco che nel 2008 finanziò la ristrutturazione del debito ora chiede chiarimenti su tutta l'operazione (ASCOLTA L'AUDIO)

45
di Massimo Clausi
28 dicembre 2022
06:25

Oggi è il grande giorno. Il presidente della giunta regionale, Roberto Occhiuto, ha infatti convocato per le 11 alla Cittadella i sindaci calabresi per provare a rispondere ai quesiti relativi al nuovo corso dei servizi idrico e rifiuti.

Nei giorni scorsi  diversi primi cittadini, soprattutto dal cosentino, avevano chiesto chiarimenti sulla grande riforma che il presidente Occhiuto ha messo su dopo anni di immobilismo nel settore. Lo scorso aprile, infatti, il Consiglio regionale ha approvato la legge n° 10 istitutiva dell’Arrical, l’ente che dovrà fissare le direttrici e le strategie di fondo dei due settori.  Per quanto riguarda l'idrico la norma cerca di recuperare i ritardi ventennali della Calabria che non ha ancora un gestore che si occupi di tutto il ciclo integrato delle acque ovvero dall’approvvigionamento alla depurazione.


Leggi anche

Il commissario di Arrical, Bruno Gualtieri, lo scorso 25 ottobre ha emanato la deliberazione commissariale n°9 con la quale il servizio viene affidato a Sorical, la società idrica che è stata portata fuori dalla liquidazione dall’attuale amministratore unico Cataldo Calabretta e che è stata resa interamente pubblica dopo l’acquisizione delle quote del socio privato Veolià. La legge prevede che azioni della Sorical verranno poi cedute ad ognuno dei comuni calabresi.

I problemi che hanno sollevato i sindaci, però, riguardano le modalità operative del servizio dopo il primo gennaio quando il sistema dovrebbe partire. Molti primi cittadini hanno mostrato preoccupazione per le prime fasi di subentro della Sorical sia da un punto di vista gestionale sia da quello economico-finanziario. Da qui la richiesta dell’incontro che chiarirà questi aspetti.

In realtà il commissario Gualtieri ha anticipato alcuni dei temi in una lettera inviata ai sindaci nei giorni scorsi. Nella missiva si legge che il processo di subentro di Sorical avverrà gradualmente, per step. Nella lettera si parla di un vero e proprio cronoprogramma che per ogni territorio prevederà la tempistica e la presa in carico del servizio. Da quanto si legge, nei primi sei mesi del 2023 avverrà il trasferimento graduale dei ruoli dei comuni al gestore unico che dovrebbe riuscire a fatturare direttamente agli utenti nel semestre successivo. Per il momento quindi saranno ancora i comuni a fatturare ai cittadini così come è prevista una proroga tecnica, fino all’effettivo subentro del gestore unico, su tutte le attività gestionali delle reti anche se affidate a imprese esterne all’amministrazione comunale.

Leggi anche

Queste sono per grandi linee le intenzioni della Regione e del commissario Arrical. Stamattina si conosceranno nel dettaglio le tempistiche del cronoprogramma partendo dal dato che Gualtieri si dice certo che Sorical subentrerà in tutto e per tutto entro il 2024 ad un corposo numero di comuni.

Il terzo incomodo 

Vedremo se l’incontro riuscirà a diradare i dubbi che oggi nutrono i sindaci. C’è però un altro aspetto del problema. In tutta questa vicenda c’è infatti un terzo incomodo fra Regione e Comuni ed è una banca, la Fms. L’istituto bancario detiene un pegno sulle azioni di Sorical che risale a quando la società, nel 2008, ha operato una ristrutturazione del debito. Il socio privato si era fatto finanziare l’operazione da una banca tedesca ed in cambio aveva dato all’istituto un pegno sulle azioni. Lo scorso 15 dicembre la Fms ha inviato una lettera sia all’amministratore unico di Sorical sia alla Regione in cui si chiedono chiarimenti su questo processo che sta per avviarsi.

Secondo la banca le modifiche apportate a Sorical, per quanto necessarie per avviare il servizio idrico integrato, comportano comunque una modifica sostanziale dell’attività dell’azienda a partire dal contenuto della concessione. Per questo secondo la Fms questa riforma doveva ottenere il parere preventivo e il consenso della stessa banca, a partire dal nuovo piano industriale. Il dubbio principale della Fms è se mutando le attività vengano comunque tutelati i creditori della società idrica.

Per questo nella parte finale della lettera si chiedono una serie di chiarimenti per avere un quadro esaustivo del nuovo corso di Sorical. Non sappiamo ovviamente se la banca abbia ragione o torto perché non conosciamo in dettaglio i contenuti dell'accordo siglato il 15 giugno da Sorical, Regione e Banca Tedesca FMS. Ma c’è il rischio che in questo matrimonio fra Regione e Comuni ci sia un terzo incomodo.

 
 

Giornalista
GUARDA I NOSTRI LIVE STREAM
Guarda lo streaming live del nostro canale all news Guarda lo streaming di LaC Tv Ascola LaC Radio
top