Centri anti-violenza, Bruni: «Vergogna restituire i fondi, cosa succederà con i miliardi previsti dal Pnrr?»
La consigliera regionale sul caso sollevato dalla nostra testata: «Regione inadeguata, bisogna muoversi prima che sia troppo tardi»

«Sono anni che vediamo sempre lo stesso film, acquisiamo dei finanziamenti per progetti importanti e alla fine o non li spendiamo o spesso ne rimandiamo indietro una fetta consistente. L'esempio degli oltre 170mila euro destinati ai centri antiviolenza della Calabria e non spesi che dovranno tornare al mittente è il classico esempio».
È quanto afferma la consigliera regionale Amalia Bruni sul caso sollevato dalla nostra testata nei giorni scorsi. La consigliera regionale in una nota torna a sottolineare «l'incapacità della Regione nello spendere fondi. Questo accade - prosegue Bruni - in tutti i settori e dimostra l'inadeguatezza della Regione nel seguire tutta la filiera, dall'assegnazione dei soldi fino alla realizzazione completa del progetto. Ed è un problema di una gravità estrema. Se non riusciamo a spendere somme come 170mila euro, che cosa accadrà con i miliardi previsti dal Pnrr? La domanda naturalmente è retorica, il problema invece è reale e occorrono soluzioni concrete per risolverlo. Quando in campagna elettorale avevo annunciato la creazione di un assessorato all'Europa avevo visto giusto. Bisogna muoversi prima che sia troppo tardi».
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