Cosenza, soldi per lasciare la tendopoli: i rom protestano VIDEO

Per facilitare lo sgombero della tendopoli provvisoria di Cosenza, il sindaco Occhiuto aveva offerto ai rom una somma di denaro per aiutarli a sostenere le spese per sistemarsi altrove. Ora arriva la replica dei rom stessi, secondo cui la cifra è troppo bassa per permettergli di rifarsi una vita
di Tiziana Bagnato
30 settembre 2015
15:34

Pur di farli uscire dalla tendopoli provvisoria in cui sono stati alloggiati dopo lo sgombero delle baracche, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto ha stanziato per loro un contributo economico: 600 euro per il capofamiglia e altri 300 euro per ogni ulteriore membro del nucleo familiare.
Ma per i rom la cifra non è abbastanza elevata da permettere loro di ricominciare una vita altrove e così non tutti assicurano che accetteranno la somma di denaro.
Il problema è emerso durante un incontro all’interno della tendopoli cosentina con le associazioni che si occupano di migranti e diritti civili. Le stesse che chiesero l’intervento della Procura in merito alle modalità di costruzione della stessa. Per i rom la cifra basterebbe a coprire un viaggio per l’intera famiglia in Romania, ma non consentirebbe loro di fare oltre, mettendoli, insomma, in mezzo a una strada.
Per Occhiuto la sua rimane una scelta innovativa e alternativa che si oppone ad anni di populismo e immobilismo. E sulla consistenza della somma da destinare ai rom, il sindaco bruzio ribatte che era stato chiesto un aiuto economico al Ministero dell’Interno ma senza ricevere alcuna risposta.

Giornalista
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