Fuori dal ghetto

Lavoro senza sfruttamento, il Festival di Rosarno crea una rete nazionale per i migranti

VIDEO | Durante la tre giorni di cinema riflettori accesi sulle cooperative che hanno come soci i braccianti africani 

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di Agostino Pantano
17 ottobre 2022
18:00

Il cortometraggio La Giornata ha vinto la prima edizione del “Rosarno Film Festival Fuori dal Ghetto”, la tre giorni di proiezioni e assemblee – sul tema dello sfruttamento dei lavoratori stranieri - organizzata nell’ambito del progetto Mediterranean Hope.

Il film, prodotto dalla Cgil e realizzato dal regista Pippo Mezzapesa, è stato selezionato da una giuria composta da 5 braccianti ed ex braccianti africani, che hanno dimorato o dimorano nelle tendopoli della zona. Simbolico, ma molto evocativo il premio che andrà al vincitore – una cassetta di prodotti con marchio etico – da parte delle cooperative S.O.S. Rosarno e Mani & Terra, due realtà locali che partecipano al sistema nazionale dei Gas, gruppo di acquisto solidale.


E proprio questa realtà economica, è riuscito a mettere in evidenza il Festival organizzato dalla Federazione italiana delle chiese evangeliche – con il sostegno dei comuni di Rosarno e San Ferdinando, in collaborazione con Recosol la rete delle comunità solidali – facendo convergere in Calabria attivisti da tutt’Italia.

«Serve informare il consumatore – ha dichiarato Moreno Pandolfi, che a Rosarno è arrivato da Settignano, in provincia di Firenze – perché in pochi si fanno le domande giuste quando vedono prezzi che non remunerano effettivamente il lavoro fatto da persone che molte volte rischiano la vita o la perdono nei campi».

Non solo proiezioni, ma anche assemblee – a una di queste ha partecipato Blandine Sankarà, sorella di Thomas, il presidente martire per la causa africana – che si è svolta nell’area antistante la tendopoli di San Ferdinando.

Giornalista
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