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Prima lo scandalo delle assunzioni, poi oltre 250 contratti annullati e ora anche circa 20 milioni di euro relativi al bando per l’accesso al "fondo rotativo per il mantenimento dell'occupazione in Calabria" rischiano di andare in fumo. Sembrerebbe infatti, come riporta il Corriere della Calabria, che il bando sarebbe stato annullato.
Il bando prevedeva l’erogazione di un finanziamento agevolato a favore delle micro, piccole e medie imprese e dei lavoratori autonomi, delle società partecipate dagli enti locali e degli organismi in house. Un finanziamento che avrebbe avuto come obiettivo consentire alle aziende di mantenere invariati gli organici e di avere un sostegno economico per affrontare la crisi.
Il 14 Ottobre, tramite apposito decreto dirigenziale, si propone l’affidamento del bando alla Fondazione Calabria Etica. Ma per ben due volte, dalla Segreteria generale della giunta regionale arriva un responso negativo: la Fondazione non è legittimata a gestire bandi di questa natura.
Ma niente è così semplice: mentre si parla di legittimazione le domande di finanziamento regolarmente protocollate cominciano ad arrivare e vengono trasferite comunque negli uffici di Calabria Etica: i collaboratori della Fondazione iniziano a lavorare al dossier, e lo fanno fino alla decisione del direttore generale del dipartimento Lavoro, Antonio De Marco, dell’8 maggio, di annullare tutti i provvedimenti amministrativi «afferenti i rapporti con Fondazione Calabria Etica».
Le motivazioni: «Il dipartimento non ha approvato il prescritto decreto dirigenziale di finanziamento, né sottoscritto alcuna convenzione con la Fondazione Calabria Etica, né tantomeno assunto alcun impegno di spesa a favore della stessa, né nominato il previsto Comitato di gestione»; «in carenza di atto amministrativo di approvazione del progetto e relativo finanziamento, il progetto medesimo risulta privo di presupposto contrattuale e convenzionale nei rapporti tra la Regione Calabria e la Fondazione»; «nessuna spesa può essere riconosciuta dalla Regione Calabria sul progetto in questione e che gli eventuali contratti assunti dalla Fondazione per la realizzazione delle attività progettuali sono nulli per la Regione Calabria per inesistenza di titolo contrattuale o convenzionale».
Arriva lo stop ai finanziamenti e intanto la Fondazione ha lavorato per mesi al progetto affidando a quattro persone appositamente assunte la gestione del bando: a quanto pare la Fondazione continua a mietere vittime.