Il leader di Sinistra Italiana scende a Lamezia Terme per testimoniare la crescita del partito con l’ingresso del consigliere regionale Lo Schiavo ma anche di moltissimi amministratori locali. Pignataro parla di una forza affidabile che ancora il centrosinistra ai suoi valori. Poi dice che da fine mese partiranno gli incontri per individuare programma e candidato.
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Non era solo marketing politico, i Mimmo Lucano e la Salis. Avs nel Paese e in Calabria sta crescendo realmente. Soprattutto a queste latitudini, al punto che il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni è arrivato sino a Lamezia Terme per battezzare queste nuove adesioni.
Il protagonista della giornata è certamente il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo che ha recentemente aderito a Sinistra Italiana e in tasca ha un elenco di tantissime nuove adesioni di amministratori dell’area centrale della Calabria che lo hanno seguito in questo passo. Lo Schiavo dice che l’esperienza De Magistris, con la quale si è candidato alla Regione, non è stata un fallimento ma era espressione della voglia di un pezzo della società civile che non si riconosceva nel centrosinistra tradizionale di essere rappresentata.
«Quel fronte civico e popolare ancora esiste e adesso crediamo che possa trovare una sua rappresentazione in Sinistra Italiana che da oggi rappresenterò in consiglio regionale. Uno dei primi atti politici che mi vedranno promotore sarà il rilancio della mozione per l’interruzione dei rapporti con Israele che ho presentato nei giorni scorsi. Questo atto diventerà la mozione di Sinistra italiana – Avs».
Insomma quello che dicono tutti in coro è che bisogna costruire un’alternativa al centrodestra di Occhiuto. «Il 28 già per fine mese faremo una riunione unitaria con le forze che stanno dentro il Parlamento, con il PD e il Movimento 5 Stelle - dice il segretario regionale di Sinistra Italiana, Ferdinando Pignataro - Pensiamo di cominciare a lavorare da subito soprattutto sul progetto alternativo, i nomi verranno dopo ma naturalmente li sceglieremo qui ma con una regia di carattere nazionale, si vota in più regioni ed è giusto che si discuta anche a livello nazionale. Noi stiamo crescendo perchè siamo una forza affidabile, fermamente convinti di stare dentro la coalizione progressista ma di rappresentare i valori e i principi della sinistra ed imporli anche alla coalizione».
Un concetto questo ribadito anche dal leader Fratoianni. «Ci sono già dei tavoli aperti a livello delle segreterie regionali per la coalizione che dovrà presentarsi alle prossime regionali. AVS ha già dei rapporti con il Pd, con i 5 Stelle. I tavoli regionali li seguono i nostri gruppi dirigenti regionali di Sinistra Italiana e di Europa Verde ed è bene che siano aperti, anzi bisogna fare presto».
Vuole sfruttare la scia evidentente Avs, ma non la gogna giudiziaria. Rispetto alle vicende che stanno caratterizzando la coda di questa legislatura regionale, Fratoianni è chiaro e nello stesso tempo malizioso: «Sulle inchieste diciamo sempre lo stesso, abbiamo fiducia nella magistratura e speriamo e ci auguriamo che la magistratura faccia chiarezza nel più breve tempo possibile. Certo dalle parti della destra, penso a quello che sta accadendo in Sicilia, c'è un certo florilegio di inchieste, questo non vuol dire anticipare gli esiti della magistratura, lo ripeto, ma è qualcosa che ci deve far riflettere».
In attesa di capire allora l’impatto politico di queste vicende, come cercherà Avs di contrastare una destra che parla alla pancia della gente, di cittadini che vedono ogni giorno di più diminuire il potere d’acquisto dei loro salari? «Il potere d'acquisto si indebolisce perché i nostri salari e le nostre pensioni sono ferme al palo mentre l'inflazione corre rapidissima - riflette il deputato - abbiamo proposto unitariamente con le altre forze il salario minimo legale che parla a quasi 4 milioni di italiani e italiane che sono in condizioni di povertà anche quando lavorano; abbiamo proposto la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario che non è solo redistribuzione del lavoro ma è anche liberazione del tempo e il tempo è un bene sempre più prezioso nella società in cui viviamo oggi. Abbiamo in preparazione altre proposte che presenteremo a breve proprio sul tema della difesa del potere d'acquisto di salari e pensioni, e poi ci sono interventi necessari sul mercato del lavoro per ridurre la precarietà che ormai diventa la condizione normale in particolare per i più giovani. In questo paese, bisogna cambiare passo, Giorgia Meloni tutti i giorni presenta nuovi dati dicendo che c'è un nuovo record, ma non si accorge mai del record più importante che è appunto quello degli stipendi degli italiani che non sono più sufficienti neanche per arrivare alla metà del mese».
La sfida al centrodestra, non solo in Calabria, è insomma partita.