Grasso inverte l’ordine del giorno: «Priorità su arresto Caridi». Chiesto il voto segreto

Confusione in aula e posizioni contrastanti. Bocciate le questioni pregiudiziali e sospensive presentate dalle opposizioni
4 agosto 2016
11:42

Il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha deciso di invertire l'ordine del giorno dei lavori dell'Aula del Senato, dando priorità all'esame e al voto sulla decisione presa ieri dalla Giunta per le immunità a favore della richiesta arrivata dai magistrati di Reggio Calabria sulla custodia cautelare in carcere nei confronti del senatore Antonio Stefano Caridi (Gal).

 


Priorità al voto sull'arresto di Caridi» - «Colleghi, come noto l'ordine del giorno di oggi prevede tra l'altro l'esame di un documento il cui esito potrebbe incidere sia sulla libertà personale di un senatore sia sulla stessa composizione della nostra Assemblea e ritengo che tale argomento debba avere la priorità sugli altri, pertanto ai sensi dell'articolo 56 comma 3 del Regolamento dispongo l'inversione dell'ordine del giorno» – ha affermato Grasso.


Caridi impreparato - Il capo gruppo Gal Mario Ferrara al presidente del Senato: «Le chiedo, seguendo la prassi, di sottoporre la sua decisione al voto dell'Aula. E le chiedo di dare al senatore Caridi il tempo per prepararsi visto che ha diritto di intervenire ma, con l'Odg previsto, è impreparato al momento e non è in Aula. Il documento della Giunta pronto per l'Aula solo stamattina, credo che i senatori debbano essere nelle condizioni di studiarlo. La trattazione fatta per altri casi ha impiegato qualche ora». La proposta di Ferrara è che dunque l'Aula, nel corso della mattinata continui ad esaminare il ddl editoria e dopo affronti il caso della richiesta di arresto al senatore.


L'imbarazzo del Pd - «Il presidente del Senato Pietro Grasso ha preso in totale autonomia e senza avvertirci la decisione di invertire l'ordine del giorno per far votare, prima, sulla richiesta di arresto per il senatore di Gal Antonio Stefano Caridi e, poi, sul ddl editoria». A sottolinearlo alcuni senatori del Pd che dichiarano di essere in "grave imbarazzo". Sentimento questo che si evince anche dall'intervento del capogruppo Luigi Zanda che spiega in Aula come non sia stato per nulla informato della cosa, sottolineando più volte come si tratti di una decisione presa dal presidente di Palazzo Madama. I Dem hanno dunque convocato un ufficio di presidenza per insistere con i senatori sull'importanza di restare in Aula e votare. Anche se in molti sono convinti che se Caridi verrà salvato con voto segreto sarà il Pd "a pagarne le conseguenze" perché "la colpa" verrà data al partito.

 

La posizione dei Cinquestelle - «Forza Italia e centrodestra tentano di far passare a Caridi l’estate al fresco del mare anziche’ di una prigione come richiedono i magistrati. E’ gravissimo l’ostruzionismo che il centrodestra sta facendo, perche’ Caridi e’ accusato di associazione mafiosa». Ad affermarlo il capogruppo M5S del Senato, Stefano Lucidi: «L’ordine del giorno dell’aula del Senato deve rappresentare le priorita’ del Paese che è quella della giustizia e della lotta alle mafie. Questa notte a Napoli ci sono stati due morti e un ferito in un fatto di camorra. Oggi la priorità è la lotta alle mafie come giustamente ha stabilito Grasso».

 

Bocciate le questioni pregiudiziali e sospensive - L’Aula del Senato ha bocciato le questioni pregiudiziali e sospensive presentate dalle opposizioni sulla proposta della Giunta per le Immunità di concedere l’arresto per il senatore.

 

La difesa del senatore - «Sono innocente, non ho mai avuto rapporti o fatto patti con il crimine organizzato, mai fatto parte di logge segrete, non ho mai svenduto il mio ruolo». A dichiararlo in Aula al Senato prima del voto sulla richiesta di arresto, il senatore di Gal, Antonio Stefano Caridi.

 

Caridi: «Sono innocente, non mai fatto patti con 'ndrangheta»

 

Bagarre in aula - Il senatore è interrotto dal presidente Pietro Grasso che bacchetta chi in Aula chi sta facendo riprese private non autorizzate. Ed è subito bagarre. Protestano dai banchi del centrodestra. E poichè le riprese video con i cellulari continuano, Grasso ammonisce: «Appena colgo un'altra persona che fa riprese private si puo' direttamente accomodare fuori dall'Aula e non si fanno gesti di manette o altro genere: prego tutti di evitare atteggiamento che nulla hanno a che vedere "con la delicatezza della situazione»

 

Chiesto il voto segreto - Il presidente Pietro Grasso ha comunicato in Aula che in merito alla votazione sull'autorizzazione alla richiesta di arresto del senatore Gal Antonio Stefano Caridi è pervenuta alla presidenza la richiesta di scrutinio segreto. Ma il Pd, a quanto si apprende, con l'intervento del suo capogruppo Zanda chiederà che l'Aula del Senato si esprima a voto palese.

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