Oriolo, Franco Sergio (Oliverio presidente): 'Necessari interventi immediati'

'Le emergenze in Calabria sono così tante – a partire dal Viadotto Italia che spezza l’A3 – che una frana può essere sottovalutata o, peggio, dimenticata'
di Redazione
15 aprile 2015
14:05

Franco Sergio, presidente della I Commissione del Consiglio regionale,  interviene a sostegno del comune di Oriolo la cui giunta, la scorsa settimana,  ha deliberato per chiedere alle autorità regionali e nazionali lo stato di calamità naturale e di emergenza. Il maltempo ha infatti provocato alluvionamenti e frane  che hanno causato ingenti danni ad infrastrutture pubbliche, ad abitazioni private, aziende agricole, allevamenti zootecnici, alle colture, al commercio. E ciò sia nella zona urbana (Cappuccini, s. Leo), sia extraurbana (Contrada s. Marina)- Poiché si sono verificati anche crolli e cedimenti sulle strade, allagamenti, cadute di alberi e detriti che rendono difficili e persino impraticabile la transitabilità su alcune vie di pertinenza comunale, provinciale e dell’Anas, causando un pericoloso isolamento di molte contrade rurali, nonché interruzione di energia elettrica e reti telefoniche, danni ad acquedotti e fognature,  il presidente Franco Sergio sostiene e fa proprie  le pressanti e preoccupate richieste di immediato intervento dei competenti uffici e dipartimenti regionali, dell’Anas, della Prefettura di Cosenza, dei Dipartimenti di Protezione Civile regionale e nazionale, dei ministeri su cui ricade la programmazione e la gestioni degli interventi.


L’on. Franco Sergio ritiene anche doverosa la richiesta alla Regione di annullamento dei tributi di bonifica per le annualità 2012-2016, facendo seguito alla sospensione di alcuni di essi già decisa nei giorni scorsi dal Consorzio di Bonifica integrale dei Bacini dello Ionio cosentino. «Vogliamo anche rammentare – oltre ai pericoli per tanti abitanti che già hanno sgomberato alcune case conclude l’esponente regionale - che nei prossimi giorni dovrebbero esserci afflussi straordinari di auto e visitatori per le tante festività tradizionalmente care agli abitanti di queste zone, fra cui molti gli emigrati che in genere ritornano, fra cui le feste di S. Giorgio e S. Francesco di Paola. Un ulteriore motivo per adottare iniziative tempestive ed efficaci».


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