Il sindaco di Castrolibero, ospite a Buongiorno in Calabria, invita i suoi colleghi a forme di protesta più eclatanti. Anche il gruppo regionale del Pd incalza la Regione a studiare una soluzione definitiva al problema di concerto col Governo
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«Autoconvocarsi non basta, dobbiamo mettere in campo proteste ancora più clamorose perché qui c’è chi vuole fare il furbo e scaricare su noi sindaci un problema che non è stato creato da noi». Orlandino Greco, sindaco di Castrolibero è netto sulla vicenda dei Tis (tirocinanti di inclusione sociale) dai microfoni di Buongiorno in Calabria. Greco dice di aver convocato i tirocinanti in forza al suo Comune per dirgli di avviare una protesta con la sospensione dei servizi.
«Se tutti lo facessero forse qualcuno al Governo capirebbe la gravità del problema visto che senza questi lavoratori non siamo in grado di erogare alcuni servizi. La manifestazione d’interesse che ha in mente la Regione però è una vera e propria presa in giro. Noi sindaci siamo massacrati sotto il profilo dei trasferimenti statali, la maggior parte dei Comuni è in dissesto o predissesto. Come si può pretendere che i sindaci aderiscano a questa manifestazione? Non ho potuto partecipare alla riunione dei sindaci perchè impegnato in una manifestazione elettorale, ma bisogna mettere in campo proteste forti. È mai possibile che il Governo non trovi le risorse necessarie per una soluzione reale del problema? Vanno bene le passerelle del Ministro Zangrillo in Calabria, per carità le abbiamo fatte tutti, ma è inconcepibile che venga a fare solo quelle senza prospettare una soluzione ad una situazione che rischia anche di diventare una bomba sociale rispetto alla quale noi sindaci rischiamo di trovarci soli».
Tirocinanti, il Pd incalza la Regione
Intanto il gruppo del Pd in Consiglio regionale in una nota ha detto di condividere la posizione dell’Anci rispetto alla necessità di risolvere la questione dei tirocinanti in Calabria. È fondamentale che il governo regionale si faccia carico della situazione e lavori per reperire le risorse adeguate per arrivare alle stabilizzazioni, evitando che i giovani e i lavoratori precari vengano lasciati in una condizione di incertezza e precarietà.
«Attualmente – spiegano i consiglieri dem -, i tirocinanti impegnati in progetti di inclusione lavorativa sono costretti a fare i conti con l’assenza di certezze sul loro futuro, in particolare riguardo alla possibilità di trasformare i tirocini in contratti stabili. La situazione è ancor più grave se si considera che in molte aree della regione le opportunità di occupazione sono limitate, e il lavoro precario diventa l’unica possibilità per molti giovani».
Il gruppo del Pd, pertanto, sollecita il governo regionale a mettere in campo tutte le misure necessarie per garantire il passaggio dai tirocini ai contratti di lavoro stabili. «È urgente – concludono i dem - che la Regione si faccia portavoce delle necessità del nostro territorio e che interceda presso il governo nazionale affinché vengano stanziati fondi per la stabilizzazione dei tirocinanti, con particolare attenzione a quei settori strategici come la pubblica amministrazione, dove i tirocinanti sono un supporto fondamentale per il buon funzionamento dei Comuni. Non appaiono sufficienti le risorse messe a disposizione attualmente che, anzi, non consentirebbero ai Comuni di prendere parte alle manifestazioni di interesse. Questa deve essere una battaglia comune, nell’interesse dei lavoratori e delle Amministrazioni comunali calabrese. Non possiamo permettere che una risorsa così importante come quella dei tirocinanti venga sprecata a causa di inefficienze istituzionali. La Calabria ha bisogno di un impegno concreto per garantire il futuro dei suoi giovani e non può rimanere indietro rispetto ad altre regioni che stanno già affrontando situazioni analoghe con risorse e azioni».