Piano rifiuti, conclusi i lavori della quarta commissione

Si è riunita, ieri la IV commissione ‘Ambiente’. Diverse le critiche all’operato delle Giunta, Guccione: ‘la legge è frutto di un copia incolla di quanto fatto in altre regioni'
di Riccardo Tripepi
26 novembre 2015
08:14

Inquietanti gli scricchiolii all’interno della maggioranza di centrosinistra che ieri si sono avvertiti durante la riunione della IV Commissione “Ambiente”. Intanto perché in discussione c’erano le linee guida per la rimodulazione del piano regionale di gestione dei rifiuti, uno dei temi cruciali per il futuro della legislatura. E poi perché i distinguo e le critiche all’operato del governo sono stati trasversali agli schieramenti che compongono la coalizione che sostiene Mario Oliverio.
Le linee guida, dopo un’articolata discussione e una lunga serie di audizioni, sono passate infatti con l’astensione della minoranza di centrodestra, cui si sono uniti anche Vincenzo Pasqua (Oliverio Presidente), Carlo Guccione (Pd) e Giovanni Nucera (La Sinistra). Quasi la totalità dei gruppi presenti a palazzo Campanella, insomma, hanno puntato l’indice contro un piano che ricalcherebbe l’impostazione data dalla giunta di centrodestra e che darebbe ancora troppo spazio ai privati nella fase dello smaltimento, così come ha più volte sottolineato Nucera. Ancora più dure le critiche provenienti dall’ex assessore al Lavoro Carlo Guccione che ha ribadito in una nota stampa quanto già sostenuto durante la riunione dell’organismo. “Linee guida generiche – ha detto - frutto di un copia incolla di quanto fatto in altre regioni e, che, in alcuni passaggi, risultano contraddittorie rispetto all’obiettivo discariche zero poiché si afferma che si provvederà alla ricognizione delle discariche pubbliche realizzate e mai entrate in esercizio per un loro utilizzo e conversione in discariche per lo smaltimento dei rifiuti speciali. Non si capisce come si fa a lavorare nello stesso tempo all’obiettivo zero discariche e aprirne contemporaneamente delle altre. Anche se sostanzialmente rivedute, corrette e aggiornate queste linee guida mantengono in piedi l’impianto dato dalla passata giunta regionale. E il nuovo piano regionale dei rifiuti che dovrà essere approvato non sarà operativo prima della fine del 2016. Nel frattempo – prosegue Guccione - saremo costretti a operare in emergenza prorogando la legge approvata durante la passata legislatura che permette di sversare nelle discariche private il rifiuto tal quale senza affrontare con la dovuta determinazione e i dovuti accorgimenti il tema della raccolta differenziata”.
Di tutt’altro avviso il presidente della Commissione Domenico Bevacqua che si è detto convinto della bontà del progetto che porterà la Calabria verso l’obiettivo “discariche zero”.
“I contenuti del provvedimento - per volontà politica del presidente Oliverio da me condivisa, prosegue il presidente Bevacqua - sono stati ampiamente prospettati, discussi e analizzati nel corso di numerosi incontri con il partenariato sociale, i soggetti istituzionali del territorio e le categorie imprenditoriali, con l’obiettivo che entro il 2020, come termine ultimo, la nostra regione possa chiudere ogni discarica ed affrontare lo smaltimento e la gestione dei rifiuti con un sistema circolare in cui i comuni,e quindi i cittadini, siano messi nella condizione di agire affinchè non un grammo di rifiuto finisca in discarica o all’incenerimento”.
Bisognerà adesso capire se le polemiche in Commissione si riverseranno anche in Consiglio e se, al momento della discussione del piano vero e proprio la maggioranza riuscirà a ritrovare la compattezza necessaria per un atto di tale importanza.


Riccardo Tripepi


Giornalista
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