Reggio, multiservizi: la burocrazia il nemico

E' la burocrazia il principale nemico degli ex dipendenti della multiservizi di Reggio. Sia per le spettanze arretrate che per il nuovo progetto formativo della regione bisognerà ancora aspettare.
di Redazione
26 giugno 2015
09:43

Nuova luce per i lavoratori della multiservizi di Reggio, la società partecipata crollata con lo scioglimento per mafia i cui 270 lavoratori attendono ancora un futuro. Come avevamo anticipato, c'è un'apertura per il pagamento delle spettanze ma i numerosi ostacoli burocratici stanno bloccando l'iter dei pagamenti. Ieri mattina il Consigliere Delegato alle Società Miste del Comune Francesco Gangemi, accompagnato dal Consigliere Rocco Albanese, ha incontrato il Dirigente del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria Antonio De Marco, per arrivare a un risultato concreto in quella che ormai è una giungla nella quale è impossibile orientarsi. La soluzione tampone è appunto un progetto formativo della regione per garantire ai lavoratori un po' di ossigeno finché il comune di Reggio non sarà nelle condizioni di poter pagare almeno parte di quei 32 milioni di euro che l'azienza chiede. Tuttavia, anche questo progetto formativo è bloccato: la regione deve prima approvare il documento di bilancio ed effettuare le revisioni contabili. La partita per multiservizi non è finita e sembra ancora lontana la costituzione di una società comunale in-house con conseguente riassorbimento dei lavoratori. Nonostante il decreto enti locali abbia sbloccato questa possibilità, resta ancora un obiettivo lontano.

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