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LAMEZIA TERME - Di programmi ancora nemmeno si è parlato se si esclude qualche rapido cenno nella campagna elettorale per le primarie del centrosinistra. Per il resto si rimane in alto mare. E, almeno per il momento, si dibatte solo di date. Ieri, ad ogni modo, il Partito Democratico ha messo un punto fermo, dopo settimane di annunci, smentite e illazioni: le primarie si faranno. Renzi ha rinunciato definitivamente al ' papa nero'. Da stabilire rimane però la giornata delle consultazioni. Si era parlato del 14 o del 21 settembre. Ma al momento è tutto congelato in attesa di conoscere il giorno delle regionali. D'altronde, con le primarie istituzionali fissate proprio in avvio d'autunno e il movimento "Diritti Civili" intenzionato a parteciparvi, è evidente che al voto non si potrà andare prima di novembre. (Dovranno passare 45 giorni dal 21 settembre). Dunque, sono destinate a saltare sia la data del 12 che quella del 26 ottobre. In mezzo c'è la questione della modifica dello Statuto già impugnata dal governo dinanzi alla corte costituzionale. Anche in questo caso, bisognerà attendere i canonici 90 giorni per verificare che non vi siano ricorsi. Un caos infernale, insomma, dal quale è difficile venire a capo. Intanto dai vicecoordinatori nazionali democrat Lorenzo Guerini e Debora Serracchiani, è arrivata una puntualizzazione rispetto alle intenzioni del partito che sembra un modo per allontanare responsabilità della "Confusione" delle ultime settimane, tanto per parafrasare Lucio Battisti, scaricando il tutto sul presidente facente funzioni. " In riferimento alle prossime elezioni regionali della Calabria, la segreteria nazionale del Partito Democratico chiede con forza alla presidente facente funzioni Antonella Stasi di fissare le elezioni senza piu' rinvii, cosi' come chiedono da tempo i cittadini anche approfittando della possibile concomitanza con le amministrative di Reggio Calabria". "In ogni caso - prosegue le nota - il Pd riafferma la propria volonta' di fare le primarie per la scelta del candidato presidente la cui data pero' potra' essere fissata quando conosceremo finalmente quella delle elezioni, e comunque in tempi utili rispetto all'appuntamento elettorale. E' un'opportunita' decisiva di rinnovamento e cambiamento che la Calabria e i calabresi aspettano e che non possiamo piu' disattendere". Le primarie del centrosinistra potrebbero tenersi, da quel che trapela due settimane prima del termine della presentazione delle liste. Ergo, il problema non è più del Partito Democratico, ma della governatrice calabrese!