Consiglio regionale

Ritirata la norma “Omnibus”, Occhiuto: «Abbiamo preferito non insistere». Ok a Bilanci e Legge di stabilità

VIDEO | Il provvedimento passerà dalle Commissioni. Il governatore: «Conteneva una norma urgente per risorse aggiuntive agli anestesisti»

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di Claudio Labate
22 dicembre 2023
15:06

Si apre con la comunicazione del ritiro della ottava legge “Omnibus” da parte del presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, la seduta odierna dell’assemblea legislativa. L’inquilino numero uno di Palazzo Campanella comunica che la legge, che contiene anche norme molto urgenti, passerà dalle Commissioni. Un percorso non certo privilegiato, ma normale, che ha consentito alla maggioranza, oggi, di approvare uno dopo l’altro i provvedimenti economico finanziari posti all’ordine del giorno senza nessuna fatica, proprio perché esaustivamente analizzati in sede di Commissione. 

Ma il presidente Roberto Occhiuto ci ha tenuto a sottolineare che benché fosse stato presentato un testo che comprendeva più norme e anche in esito alle interlocuzioni in maggioranza, «all’insegna della riconfermata tendenza di permettere al Consiglio di svolgere le proprie prerogative si è convenuto di non insistere». Tuttavia Occhiuto chiarisce che ce n’era una urgente per risorse aggiuntive agli anestesisti che prestano servizio sull’elisoccorso che si potrà discutere anche nelle prossime settimane. 


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«Ci sono invece alcune questioni che sono di stringente necessità e cogenza – ha aggiunto il presidente – a partire dalla norma che ci autorizza ad assegnare 1,5 milioni a Sacal per il consolidamento delle rotte aeroportuali; l’altra norma riguarda i Consorzi di bonifica e la legge da poco varata che voleva il passaggio dei lavoratori in Calabria Verde alle stesse condizioni, ma all’esito di un approfondimento ci siamo resi conto che ci sono alcune posizioni dirigenziali che meritano di essere valutate al di là dei vincoli di legge. La terza norma riguarda la spending review che limita le spese per il personale e per le consulenze di enti e aziende partecipate dalla Regione».

Nell’ordine del giorno ci finisce anche la proroga del termine fissato al 31 dicembre 2023, rispetto alla possibilità per le strutture socio educative di adeguarsi alle norme in vigore, per scongiurare la chiusura di tante strutture che servono la fascia 0-3 anni.

Ok a Bilanci e Legge di stabilità

È Cirillo a dare conto il Bilancio di previsione di Palazzo Campanella che vale oltre 58 milioni per ogni anno tra il 2024 e il 2026. Il provvedimento che ha ricevuto l’ok del Collegio dei Revisori dei Conti e della Commissione speciale di vigilanza passa a maggioranza con l’astensione delle opposizioni. 

Dopo l’ok al Bilancio di previsione 2023-2025 dell'Agenzia Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura (ARCEA), si è passati rapidamente al Bilancio di previsione. La manovra per il 2024 della Regione Calabria – illustrata da Antonio Montuoro (FdI) - ammonta complessivamente a circa 6,5 miliardi di euro, di cui oltre 4, pari al 67,3%, ben oltre la metà del Bilancio, sono destinati al finanziamento del servizio sanitario regionale. 124,9 milioni, circa l'1,9% quelli destinati all'attuazione dei programmi comunitari Por e Pac. Le risorse del Fondo sviluppo e coesione valgono invece 442,6 milioni pari al 6,8% del totale, nonché ulteriori fondi di natura vincolata assegnati a vario titolo dallo Stato che ammontano a circa 718 milioni. Nei fondi statali sono ricomprese anche le risorse Pnrr per 221,75 milioni, cui si aggiungono ulteriori 96,5 milioni conteggiati nel perimetro sanitario.

Quella prodotta è quindi una manovra estremamente prudenziale con la disponibilità di risorse autonome che è soltanto di circa il 12% (pari a 779,4 milioni di euro) dell’intero bilancio.

Per quanto riguarda la Legge di stabilità, gli aspetti più rilevanti riguardano: il cofinanziamento regionale, per un importo complessivo di euro 29.456.043,00 nel periodo 2024-2029 del PR Calabria FSE+ (12 milioni di euro nel triennio 2024-2026); e l’accantonamento della somma annua di euro 15,6 milioni per ciascuna annualità del bilancio 2024-2026 (78 milioni di euro complessivi nel periodo 24-28) da versare allo Stato per far fronte al nuovo contributo di finanza pubblica.
Bruni (Pd) Lo Schiavo (Misto), Laghi (deMa), Tavernise (M5s) hanno espresso la contrarietà dei rispettivi gruppi al Bilancio presentando rilievi soprattutto su sanità e fondi da destinare al Ponte.

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