Il governo impugna 3 leggi regionali, anche quella sulla Sanità

Il governo Renzi ha impugnato tre leggi regionali, perché in contrasto con la Costituzione.
di redazione
13 dicembre 2014
16:07

Regione Calabria – Il ministro per gli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta ha proposto in Consiglio dei ministri di impugnare tre delle ultime leggi emanate dalla precedente giunta regionale, Scopelliti-Stasi. Proposta accolta dal governo Renzi: le tre leggi sarebbero in contrasto con la costituzione.


Le leggi – E’ stata impugnata la Legge Regione Calabria n.20 del 7/10/2014 in materia di Agricoltura, perché “le disposizioni riguardanti i piani di gestione forestale non rispettano l’obbligo di valutazione ambientale, ponendosi in contrasto con la normativa statale e comunitaria, in violazione dell’articolo 117, primo comma della Costituzione, in violazione della potestà legislativa esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, di cui all’art. 117, comma 2”.



La modifica alla legge sulla donazione degli organi. Legiferando in materia, la Regione Calabria, secondo il Cdm, avrebbe violato la competenza esclusiva statale in materia di anagrafe, prevedendo la possibilità e le modalità di espressione del consenso o del diniego alla donazione di organi e tessuti in sede di rilascio o di rinnovo della carta d’identità”. La Legge è la n.27 del 07/10/2014).


Sanità – Infine è stata impugnata la legge 22 del 7-10-2014, che contiene alcune disposizioni sull’autorizzazione e l’accreditamento delle strutture sanitarie. Le misure interferiscono, secondo il Cdm, con le funzioni del commissario ad acta, il generale Luciano Pezzi. Lo stesso commissario ne aveva già sospeso l’efficacia.

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