Regione, i nodi sanità e 'Campanella' (VIDEO)

I due argomenti all'ordine del giorno della conferenza dei capigruppo. Al governo la richiesta di designare il commissari del comparto e di istituire un tavolo sul polo oncologico
di Redazione
25 febbraio 2015
11:37

Due questioni che s'intrecciano. Entrambe all'ordine del giorno della conferenza dei capigruppo che ha deciso per i prossimi 9 e 23 marzo le riunioni del consiglio regionale. Primo punto la sanità, e quindi la necessità di addivenire, quanto prima, alla designazione del nuovo commissario. E la Fondazione Campanella, che dal 2 marzo interromperà l'erogazione delle prestazioni, mentre il prefetto di Catanzaro ha già firmato il decreto di estinzione della personalità giuridica e mentre pendono sul polo oncologico di Germaneto una procedura fallimentare avviata dalla Procura ed un'inchiesta penale che ha coinvolto il presidente Paolo Falzea, i componenti del consiglio di amministrazione ed i revisori.

I capigruppo dell'Astronave hanno formalizzato, in un documento, la richiesta indirizzata al Governo di indicare, "con immediatezza", il commissario della sanita', alla luce "della grave situazione che si e' venuta delineando in tutti i territori della Calabria". La Conferenza ha precisato che "e' trascorso troppo tempo ed un comparto delicato e fondamentale come la sanita', che coinvolge oltre il 70 per cento del bilancio della Regione, non puo' piu' restare senza una guida responsabile. "L'auspicio - ha aggiunto il presidente Scalzo - e' che il Governo proceda alla nomina del commissario, cosicche' la Calabria possa riorganizzare l'offerta sanitaria nel migliore dei modi possibili".

Quanto alla Fondazione Campanella e, in particolare, all'estinzione della personalità giuridica vergata dal prefetto Luisa Latella la Conferenza dei Capigruppo ha sollecitato un incontro urgente tra l'Universita', il Governo e la Regione, "per scongiurare - e' stato sottolineato - la fine di una realta' sanitaria di primissimo livello su cui la Regione ha investito molto e le cui professionalita', maturate nel corso degli anni, sarebbe un errore imperdonabile disperdere". Un errore che costa 245 posti di lavoro e, ancora di più, la privazione di un servizio essenziale per tantissimi pazienti oncologici calabresi che vedranno aggravarsi il loro supplizio con intollerabili viaggi della speranza.

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